Matteo Renzi, indagato dalla Procura di Roma per la realizzazione del documentario “Firenze secondo me”, prodotto da Lucio Presta, ribadisce “la piena e massima disponibilità ai magistrati romani di chiarire tutto. Da parte mia c’è totale tranquillità personale e nessuna rabbia istituzionale”. Così il leader di Italia Viva alla presentazione a Firenze del suo nuovo libro “Controcorrente”, a proposito dell’avviso di garanzia.
“Tutto è perfettamente documentato, legittimo e regolare. Quando i magistrati ci chiederanno conto, vedranno che dalle carte è tutto a posto. Sono assolutamente tranquillo, perché questa roba non sta né in cielo né in terra”, ha continuato Renzi.
“Quando accadono queste cose, io le vivo con la voglia di chi sa che il tempo è galantuomo” e “trasformo l’odio, la rabbia in benzina”, ha detto ancora parlando dell’inchiesta nella quale risulta indagato per finanziamento illecito ai partiti e false fatturazioni. “Ricordate quanto fango ci hanno tirato addosso per le banche nel 2016 e per tante altre vicende?”, ha chiesto Renzi. Poi, ha aggiunto, “ci hanno chiesto scusa in molti casi, perché il tempo è galantuomo”.