Matteo Renzi, giornalisti e le cause in tribunale: nuovo episodio. “In tanti mi chiedono: ‘Matteo, procederai civilmente contro chi sta dicendo il falso su di te?’ Certo, rispondo. Purtroppo sono indietro con le azioni civili. Quindi datemi del tempo”, scrive il leader di Italia Viva pubblicando una sorta di ‘bollettino legale’ nella sua Enews.
“In questa settimana, ho dovuto firmare cinque azioni civili sulle quali ero rimasto indietro -spiega il leader di Iv-: Il direttore Massimo Giannini, alcuni suoi collaboratori e il quotidiano “La Stampa” per alcuni articoli pubblicati nel 2021, segnatamente: 7 marzo, 8 marzo, 9 marzo, 6 novembre, 7 novembre. Il direttore Marco Travaglio e “Il Fatto Quotidiano” per alcuni articoli pubblicati recentemente, segnatamente: 28 settembre, 6 ottobre, 24 ottobre, 29 ottobre. Il dottor Marco Lillo per le sue affermazioni in una trasmissione radiofonica del 2017 per la quale egli è già stato condannato a risarcire mio padre con 30.000 euro. La dottoressa Fiorenza Sarzanini, con la quale è già aperto un contenzioso civile a Firenze, per l’articolo pubblicato il 26 settembre”.
Renzi aggiunge: “Il mio vicino di casa, che ha registrato il video diventato poi virale nel quale accusa i miei figli di aver violato le regole del lockdown e di aver violato le leggi in complicità con gli agenti che lavorano con me. Essendo una vicenda che colpisce la mia famiglia intendo andare fino in fondo per rispetto della dignità dei miei figli”.