“Il nostro paese ha scelto di aderire al mandato di Juncker vincolandolo ad una serie di decisioni e valutazioni che sono quelle sintetizzabili nella parola crescita”. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi lo aveva già detto alla Camera e lo ha ripetuto in Senato parlando del mandato del presidente della Commissione. Perché – ha ricordato nel corso del suo intervento al Senato, sul prossimo Consiglio Europeo previsto a Bruxelles per giovedì e venerdì prossimo, l’ultimo del semestre di presidenza italiana – “l’acronimo del patto di stabilità e crescita prevede anche la ’c’ di crescita”. Poi il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando di Europa e crescita cita di nuovo Luigi Einaudi in un discorso del 1947: “Se non sapremo farci portatori di un ideale umano noi siamo perduti”. “Sulle rifome non prendiamo lezioni da nessuno” “Si può dire tutto, tranne che l’Italia non stia facendo le riforme. Su questo non prendiamo lezioni da nessuno” ha aggiunto. “Quando nel 2003 altri Paesi hanno fatto riforme anche meno ambiziose delle nostre – e ogni riferimento alla Francia e alla Germania è puramente voluto – se l’Italia, presidente di turno, non avesse garantito flessibilità, quelle riforme non le avrebbero fatte”. La flessibilità “ha consentito alle Germanie di non essere due”, ha ribadito il premier. Bagarre con M5s sul Pakistan, Premier infuriato Renzi si infuria e alza la voce quando parla della strage dei bambini avvenuta oggi in Pakistan e viene interrotto dalle file dei M5s. Qualche deputato lo invita a pensare ai ’bambini italiani’. “Almeno su questo un limite alla dignità…come si fa…come si può… dire pensa ai bambini italiani” interviene il premier alzando la voce