Renzi diserta lassemblea democratica, ed il Pd sembra ancora più allo sbando.
LAssemblea nazionale del Pd sè tenuta a Roma, chiamata a lanciare, a otto mesi dalla sconfitta elettorale, il congresso e le primarie. Già in giornata, subito dopo lAssemblea, cè la Direzione che, a norma di statuto, deve nominare la Commissione congressuale, che a sua volta nei prossimi giorni definirà il regolamento del congresso. In sala presenti tutti i dirigenti e i candidati al congresso, tranne Matteo Renzi.
“Lincrocio storico tra domande di senso e battaglia per lEuropa, può rivelare la ragione stessa del nostro essere, del nostro fare, del nostro impegno per lItalia”, ha detto il segretario uscente del Pd, Maurizio Martina allAssemblea nazionale del Pd. “Dobbiamo aprire un corpo a corpo con la destra dello status quo, da intraprendere per una Europa più sociale, che protegga e promuova i cittadini, che sconfigga una sensazione che attraversa la società. Abbandonare lorizzonte europeo è una follia”, ha concluso. “Un congresso fatto a modo, con questa ambizione puo essere uno strumento utile per parlare al Paese e ricostruire un rapporto con la società. Dipende solo da noi. Uno strumento non dice nulla di per sé, dipende dalle donne e dagli uomini che lo usano”, ha aggiunto Martina. “Vorrei che sentissimo fino in fondo – ha insistito – la responsabilità di un percorso congressuale per la responsabilità, in grado di costruire lunità, quella vera, perché si ha nella pluralità un fattore di ricchezza”. “Facciamo in modo che tutti escano da questa esperienza un passo avanti – ha detto ancora – ricordiamoci che il nostro nemico è la destra, che la partita vera comincia un minuto dopo e che a nessuno è consentito di giocare in modo tatticamente ossessivo”. Martina ha ricordato che nei primi mesi del 2019 ci saranno le elezioni regionali in Sardegna, Basilicata e Abruzzo: “in quelle regioni tutti i candidati vanno a fare campagna elettorale per il Pd per vincere, sono sicuro che nessuno si sottrarrà a impegno unitario”. “In bocca al lupo a tutti i candidati – ha concluso – chiunque sia, so che saremo una grande squadra prima, durante e dopo il congresso”.
“Noi tutti abbiamo guardato con interesse le piazze, quello che sta accadendo nel Paese. Le immagini di Torino, di Roma ci hanno colpito, le 70 piazze di ieri ci hanno colpito. Penso che si avverta, anche se in penombra, il rischio per il Paese che il governo fa correre e il dovere di una risposta”, ha detto ancora Martina. “Noi non siamo indifferenti a quelle mobilitazioni – ha aggiunto – chiediamo uno sforzo oltre il Pd, ci mettiamo fianco a fianco quando le battaglie sono giuste, per una alternativa più larga, più nuova, dove il Pd non è esclusivo, non guarda dallalto in basso né ci mette il cappello sopra, le guarda con rispetto. Noi dobbiamo metterci li in mezzo, con pazienza, sapendo che quella è la nostra ambizione”, ha concluso.