“Senza crescita l’Europa non ha futuro”. E’ uno dei passaggi piu’ importanti del discorso di Matteo Renzi a Strasburgo, dove il premier italiano ha aperto il semestre di presidenza europea. “Le parole chiave devono essere coraggio e orgoglio perche’ questo e’ il tempo in cui questi valori sono richiesti all’Europa ma anche all’Italia”, ha detto il presidente del Consiglio. Un’uscita del Regno Unito dall’Unione europea non e’ pensabile, per che l’Europa “sarebbe meno se stessa”, ha detto, riferendosi al recente voto contrario inglese alla decisione su Jean Claude Juncker alla guida della Commissione, il presidente del Consiglio. “In bocca al lupo a ciascuno di voi membri del parlamento europeo avete responsabilita’ di riportare speranza e fiducia nelle istituzioni europee. E’ molto forte nel nostro corpo – ha sottolineato il premier – la ferita che ha lasciato la recente congiuntura economica. “Esiste un grande tema economico e finanziario ma l’Italia sostiene che la sfida non sia solo quella di elencare, ma la vera sfida che ha di fronte a se’ il nostro continente e’ ritrovare l’anima dell’Europa”. “Abbiamno parlato un linguaggio di verita’, dicendo che noi dobbiamo fare le riforme e il Senato sta votando la riforma che cambia le regole del gioco nel nostro Paese. L’Italia non viene qui per chiedere all’Europa i cambiamenti che lei non e’ in grado di fare, ma a dire che lei per prima crede nelle istituzioni europee. Viene come un grande Paese per dare e non per chiedere”, ha detto Renzi al Parlamento Europeo. “Non ci sara’ una Europa degna di questo nome finche’ non ci sara’ il servizio civile europeo”, ha poi sottolineato. “Dobbiamo lanciare una sfida per la semplicita’” nel funzionamento della Unione Europea, “perche’ l’Europa sia un’Europa piu’ smart. Sulle questioni economiche, ve lo garantisco, ci faremo sentire con forza, con la forza di un Paese che ha dato piu’ di quanto ha preso”. In Palestina “ci sono bambini che hanno il diritto di crescere, lo Stato Palestinese ha il diritto ad esistere. Israele ha il diritto e anche il dovere ad esistere”, ha ammunito il premier affermando che “su questo l’Europa non puo’ essere cieca= e deve fare di piu’”. Renzi ha poi spiegato che “l’Africa deve avere un protagonismo maggiore in Europa, non solo nella dimensione economica e energetica, ma anche nella dimensione umana. Voi rappresentate la civilizzazione della globalizzazione. Se al fianco di Asia Bibi, in carcere perche’ cristiana non c’e’ un’Europa che si indigna, se non c’e’ la nostra reazione non possiamo definirci degni della responsabilita’ che abbiamo”, ha aggiunto. Renzi, parlando agli eurodeputati, ha poi voluto poi fare i suoi complimenti “a chi ha ottenuto un risultato importante, a chi e’ entrato nelle istituzioni europee e a chi, sulla base di accordi politici tra i gruppi, avra’ la responsabilita’ di guidare le commissioni. Faccio i complimenti anche a Gianni Pittella che guidera’ il gruppo”. Parole che hanno provocato il mugugno di quanti non sono stati citati direttamente da Renzi: “Ma se mi metto a citare tutti non si finisce piu’, anche Lara Comi, sono d’accordo, e’ assolutamente importante…”. Una battuta che ha suscitato la risata di Alessandra Mussolini seduta proprio accanto a Comi nel palazzo che ospita la riunione. “Il semestre comincia nell’aula del Parlamento”, ha poi ripreso, serio, Renzi: “Non prima. E’ stata una competizione molto dura e a chi e’ stato eletto con tante preferenze va un doppio in bocca al lupo”.