“Chi è che ricatta? Faccia due più due, a difendere questa legge è rimasto solo Bonafede, dunque chi è che ricatta il governo? Noi o Bonafede che dice o così o succede un ’48? Io sono per il buonsenso, io sto solo dicendo a Bonafede: occhio che non avete i numeri, la difendi, questa legge, per un fatto personale? Ci sono tante leggi che a me non convincono, ma su questa c’è un problema, che alla base c’è giustizialismo. Io non minaccio il governo, ho solo messo in guardia il ministro Bonafede che non solo ha contro tutti gli avvocati, la stragrande maggioranza di magistrati e commentatori, ma non ha numeri in Parlamento. Occhio che se continui ad andare a tutto fuoco, come si dice a Firenze, senza renderti conto che c’è una curva, vai a sbattere contro un muro”.
Dopo averne parlato già ieri nel corso dell’assemblea di Italia Viva, tenutasi a Cinecittà, anche oggi, ospite de La 7, Matteo Renzi è tornato a dire la sua sulla giustizia e, in particolare, sulla prescrizione, che in molti vedono come tema ‘pericoloso’ per la tenuta dell’esecutivo: ribadisce, “non credo cascherà e non voglio che il governo cada, dico che una forza politica che non ha la maggioranza in Parlamento non detta legge contro tutti gli altri. Su questo tema Bonafede deve trovare una soluzione“.
Ad ogni modo, ha proseguito il leader di Italia Viva, “Sono sicuro che la legislatura andrà avanti fino a 2023. Credo che il governo andrà avanti fino al 2023, per il governo faccio il tifo. Penso, mi auguro e spero sia il primo ad avere tutto l’interesse a sminare questa situazione, e io darò una mano perché Conte sia un buon premier”.
Proprio sul premier, incalzato dalle domande di Myrta Merlino, Renzi ha affermato “noi tutti dobbiamo dare una mano, è il presidente del Consiglio di tutti e quando c’è l’Italia in ballo si sta tutti con il presidente del Consiglio. Su Conte ho avuto un giudizio molto negativo quando governava con la Lega, oggi ha cambiato schema di gioco”.
Per quanto riguarda invece il Pd, “è a un bivio: o sceglie la strada del riformismo, del garantismo e del buonsenso – ha rimarcato Renzi – o sceglie Bonafede. Io credo che il Pd vince quando sceglie il riformismo e la vittoria di Bonaccini ne è la prova”.
Intanto si guarda alle regionali pugliesi, e la domanda è: come andrà per la candidata presidente di Italia Viva, Teresa Bellanova? “Lo scopriremo vivendo…”, replica ‘battistianamente’ il leader…
Max