In 50 anni di carriera (esordì infatti nel 1967 con il 45 giri ‘Non basta sai’/’In mezzo ai guai’), ha cantato oltre 500 canzoni, venduto oltre 45 milioni di dischi venduti, ed oggi, oltre che ad uscire con un nuovo album di inediti, festeggia il suo compleanno.
E quella andata in scena stamane, era la festa che ci si aspettava. D’altra parte, in special modo a Roma, quando si pronuncia il suo nome il cuore batte più forte. Perché a Renato Zero sono legati i ricordi e le storie di più generazioni; difensore per eccellenza degli emarginati, fustigatore di censure, e spesso addirittura controverso, tale da rasentare la frequentazione dell’anti-anticonformismo. Come quando, parlando dell’attuale tragedia ambientale, tema sul quale in passato Renato non si è certo risparmiato, a suo avviso va benissimo se oggi a denunciarlo sia la piccola Greta: “Se una bimbetta si permette di alzare il dito e dice che non vuole morire intossicata e vuole un mondo pulito, sano, dove crescere, io non lo trovo scandaloso. E non capisco perché sui social delle volte vedo che le viene affibbiato un cartello dove ci sono scritte delle cose che neanche a un politico… Diamo un’occhiata alla nostra coscienza e non stiamo in poltrona a giudicare quello che c’è davanti a noi“.
‘Renatino’ è uno dei rari artisti capace ancora oggi di mantenere immutata la stima e l’affetto da parte dei suoi numerosissimi fans anzi: ‘sorcini’. Ne è stata oggi la riprova all’Auditorium di Roma dove, presentando ala stampa il suo nuovo disco ‘Zero il Folle’ (nei negozi dal 4 ottobre), l’artista della Montagnola, ha anche ricevuto il meritato bagno d’amore tributatogli dai suoi fans (‘disarmati’ dei cellulari), assiepati tra le poltrone della struttura, corsi a fargli gli auguri – cantati – per il suo compleanno.
La presentazione del disco ed il suo 69mo compleanno hanno così caratterizzato questo bellissimo incontro dove, non lesinando la sua consueta ironia, Renato non si è potuto esimere da una rapida ma ‘dolorosa’ analisi di questa nostra (in)evoluzione sociale dove, fra disoccupazione, famiglie allo sbaraglio, nascite in calo, tecnologie ‘asfissianti’ e giovani in fuga dal Paese, non resta altro che cercare di aspirare ad un cambio di passo coraggioso (e tiene a sottolineare che lui si sente un “portatore sano di coraggio“) e, per l’appunto, anche folle.
E in queste sue canzoni l’artista romano analizza il quotidiano ‘mettendoci’ del suo, mantenendo sempre intatte le speranze. C’è la tragedia del Ponte Morandi, e la cinica indifferenza delle istituzioni: “un ponte che crolla/ma sì/che fretta c’è”. Così per i giovani cervelli in fuga: “crescere girando il mondo, incontrando culture diverse e non solo leggendo un libro seduti sul divano“. Se la ‘La culla è vuota’, canta in una canzone che a differenza del ‘Domicilio coatto’ del 1981 (‘Artide ed Antartide’), oggi affronta il problema inverso, fino ad entrare a piedi uniti sulla questione aborto (‘Quante splendide vite/rispedite al mittente/non abbraccerai mai’), sul quale ne ha da dire: “Ci sono situazioni in cui non mi sento di mettere questa pratica all’indice, tipo la violenza sessuale. Ma invece condanno fortemente l’aborto come ‘anticoncezionale’ tra persone che sono insieme e che potrebbero usare il preservativo o la spirale”. Tuttavia, a scanso di equivoci, tiene subito a sottolineare che, alla luce di quanto è stato è stato e come è cresciuto, mai potrebbe essere tacciato di essere un conservatore: “Io mai”.
Perché, come ripete, “folle è chi sogna, chi è libero, chi provoca, chi cambia”. E lui che di follia – bonariamente – in passato ne seminata tanta, oggi ha dovuto fare i conti con un passato ormai lontano, ma emotivamente sempre presente. Non a caso la coincidenza di questa presentazione del nuovo disco con il compleanno, spiega: “Voglio festeggiare Zero per avermi strappato a 15 anni dalla noia, per avermi infuso il desiderio di cambiare vita. Ringrazio Zero – dice parlando in terza persona – ma soprattutto i miei fans,che mi hanno permesso di non allontanarmi dalla mia passione”. Tuttavia, pur non tradendo una genetica ormai storica, anche lui per evidenti motivazioni anagrafiche, ha dovuto imparare a confrontarsi con la misura. Un fare musica molto più introverso e ‘pensato’, forse meno eclatante, ma comunque mai privo di quello sguardo ‘antico’, una volta palesemente irriverente. Ed oggi, spiega, “Non è facile averli insieme. Zero era diventato troppo invadente, l’ho dovuto rimettere a posto. Oggi – afferma divertito – dormiamo nello stesso letto e usiamo lo stesso rasoio” spiega, assicurando che è ancora tutto lì, sebbene ora gestito col dosa-gocce.
Un rapido omaggio anche a questi 50 anni di carriera e ad un mondo discografico, così come la comunicazione stessa, oggi profondamente cambiati. Allora, ricorda, prima che un disco dall’estero arrivava in Italia ci voleva un secolo: “I dischi facevano fatica a varcare le frontiere. Forse c’avevano un Salvini pure allora”.
Come dicevamo, pubblicato da Tattica, ‘Zero il Folle’ – oltre che sulle piattaforme digitali – arriverà nei negozi venerdì prossimo sia in formato Cd che in formato Lp. Entrambe le versioni saranno disponibili con 4 ‘folli’ cover, che vanno a comporre la scritta ‘Z E R O’: si tratta di quattro immagini che, insieme, rappresentano visivamente il disco, con la creatività e la follia che contraddistinguono Renato Zero e tutti coloro che rifiutano le regole e l’autorità.
Nello specifico l’album è stato registrato a Londra – dove sono stati girati anche dei video – prodotto e arrangiato da Trevor Horn (ex artista di successo, con gli Yes ed i Buggles), oggi produttore richiestissimo, grazie ai successi realizzati di Paul McCartney, Rod Stewart, e Robbie Williams, con il quale nel 2013 Renato realizzò ‘Amo’.
Preceduto dai singoli ‘La Vetrina’, e ‘Mai più da soli’ (in vendita anche nella versione vinilica a 45 giri), ‘Zero il Folle’ si compone di 13 tracce: ‘Mai più da soli’, ‘Viaggia’, ‘La culla è vuota’, ‘Un uomo è…’, ‘Tutti sospesi’, ‘Quanto ti amo’, ‘Che fretta c’è’, ‘Ufficio reclami’, ‘Questi anni miei’, ‘Figli tuoi’, ‘La vetrina’, ‘Quattro passi nel blu’, ‘Zero il folle’.
Con questo album Renato esorta i suoi a mantenere ancora viva quel poco di ‘umanità’ che ci è rimasta, fagocitata da un sistema economico-sociale, che trova la sua ragion d’essere nell’omologazione telematica. Ed infatti punta l’indice contro “una propaganda all’esposizione, alla fisicità di offrirsi, che non sono più sentimenti, non è più simpatia, non è più il pregio di avere un difetto fisico che ti faccia ricordare in eterno… ma c’e’ competizione insana di voler somigliare o superare addirittura a Sara Ferragni”. Qualcuno gli suggerisce ‘Chiara’, e lui ne approfitta: “Vedete che vuol dire non frequentare i so-ci-al: noi della giungla non siamo aggiornati”.
Intanto sono già sold-out 13 date del tour
Ebbene sì, benché il varo sia previsto per l’1 novembre, lo ‘Zero il Folle in Tour’ (prodotto e organizzato da Tattica), con il quale tornerà live nei principali palasport italiani, ben 13 concerti tra quelli previsti registrano già diverse settimane il ‘tutto esaurito’.
Ma vediamo nello specifico tutte le date – disponibili – del tour: 1 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA (SOLD OUT); 3 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA (SOLD OUT); 4 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA (SOLD OUT); 6 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA (SOLD OUT); 8 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA (SOLD OUT); 9 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA (SOLD OUT); 14 novembre – Mandela Forum di FIRENZE (SOLD OUT); 15 novembre – Mandela Forum di FIRENZE (SOLD OUT); 18 novembre – Grana Padano Arena di MANTOVA; 19 novembre – Grana Padano Arena di MANTOVA; 23 novembre – Vitrifrigo Arena di PESARO; 24 novembre – Vitrifrigo Arena di PESARO; 7 dicembre – Modigliani Forum di LIVORNO; 8 dicembre – Modigliani Forum di LIVORNO; 14 dicembre – Pala Alpitour di TORINO; 15 dicembre – Pala Alpitour di TORINO; 21 dicembre – Unipol Arena di BOLOGNA; 22 dicembre – Unipol Arena di BOLOGNA; 11 gennaio – Mediolanum Forum di MILANO (SOLD OUT); 12 gennaio – Mediolanum Forum di MILANO (SOLD OUT); 18 gennaio – Palasele di EBOLI – Salerno; 19 gennaio – Palasele di EBOLI – Salerno; 23 gennaio – Palaflorio di BARI (SOLD OUT); 25 gennaio – Palaflorio di BARI (SOLD OUT); 26 gennaio – Palaflorio di BARI (SOLD OUT)
I biglietti sono disponibili in prevendita sul sito ufficiale di Renato Zero (www.renatozero.com), sul sito Vivaticket.it e nei punti vendita autorizzati Vivaticket.
Renato Zero sul web e sui social media: www.renatozero.com – www.facebook.com/renatozero – https://twitter.com/renatozer0 – www.youtube.com/user/renatozeroofficial – www.instagram.com/renatozer0
Max