Comunicare la scienza e il suo valore è un’esigenza, in particolare oggi in cui tuttologi e fake news stanno minando l’opinione pubblica. Parte da qui il progetto di Novartis Italia, che ha realizzato un cortometraggio cinematografico dal titolo ‘Reimagine’, per raccontare, attraverso sentimenti reali e autentici, le esperienze di coloro che dedicano la propria vita alla ricerca. E l’apertura della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è stata l’occasione per la presentazione ufficiale nella sede della Fondazione Giorgio Cini a San Giorgio Maggiore.
“Novartis è stata una delle prima case farmaceutiche – commenta Renata Codello, segretario generale di Fondazione Giorgio Cini – che ha deciso di comunicare la scienza con linguaggi nuovi, attuali come quello cinematografico rivolgendosi ai giovani che sono portatori di crescita e innovazione per la collettività”. Scritto da Giulio Mastromauro e diretto da Gianluca Mangiasciutti, ‘REimagine’ racconta la vicenda personale di un ricercatore biomedico segnato durante l’infanzia dalla prematura scomparsa della madre. Dedicherà tutto se stesso per salvare la vita degli altri, e nell’impegno per dare alle persone un futuro migliore riuscirà anche a reimmaginare il proprio passato.
“Cinema e Ricerca hanno in comune il sogno – ha spiegato Pasquale Frega, Country President e Amministratore delegato di Novartis Italia – in questi mesi abbiamo visto come la scienza ci ha fatto sognare su come uscire da questa pandemia e, più in generale, su come si risolvono i problemi, questo film ha come obiettivo quello di comunicare all’opinione pubblica, e alle nuove generazioni in particolare, l’importanza della ricerca scientifica e di quanto sia importante supportarla”, ha concluso.