Se necessario, anche attraverso strumenti di formazione che permettano di riaccompagnarli dentro un altro posto di lavoro. Ci saranno dei vaucher che saranno pagati ai tutor che prenderanno in carico il lavoratore e solamente quando il lavoratore sarà approdato in un altro posto di lavoro. E una formula nuova ed è anche una sperimentazione importante. Si chiude una brutta stagione, anche di perdita di dignità per tanti lavoratori e lavoratrici. “Alitalia – continua Zingaretti – farà da battistrada e se la formula dovesse funzionare ci sarà un buon metodo da sperimentare, non solo nel Lazio, per ridare speranza e fiducia ai dipendenti di aziende in crisi. Non dimentichiamo che ci sono i 3500 lavoratori Alitalia, usciti ed entrati in cassa integrazione già da anni. La cassa integrazione sta terminando e noi tutti abbiamo il dovere di capire, visto che la formula degli ammortizzatori sociali non ha funzionato, come non lasciare persone per strada e senza lavoro. I 15 milioni sono un primo stanziamento”. “La cosa più importante – conclude Zingaretti – è che la vicenda Alitalia, un brutto mix tra cattiva politica e cattivo capitalismo, ora abbia un lieto fine: che lazienda riapra una fase espansiva, che chi è dentro abbia la possibilità di costruirsi un futuro e chi per ora non è entrato non rimanga solo. In queste settimane abbiamo avviato contatti con il Governo per offrire tutte le opportunità possibili. Chiaramente è ancora in corso una trattativa, la Cgil ha chiesto tempo. E un processo che si sta costruendo. Il cuore di questo processo è quello di non lasciare nessuno per strada perché gli unici che non hanno responsabilità nella vicenda Alitalia sono i lavoratori e le lavoratrici”.