Il caso discarica Falcognana entra nel vivo. Lutilizzo dellinvaso è stato chiarito dal Ministro Bray in parlamento confermato anche dalle parole dellAssessore alle Politiche del Territorio, alla Mobilità e ai Rifiuti della Regione Lazio, Michele Civita che ha detto: Falcognana è in funzione dal 2006, ben prima del Decreto Bondi del 2010. Si tratta, infatti, di un sito già attivo per lo smaltimento di rifiuti pericolosi e speciali, sito già autorizzato fino al 2016 per tre invasi per un totale di 2,2 metri cubi. La proposta avanzata dal commissario Sottile riguarda lutilizzo di questi stessi 3 invasi per il conferimento degli scarti inerti di lavorazione dei rifiuti solidi urbani, e quindi non si può in nessun modo parlare di una nuova discarica. Sgombrato il campo sia dal rischio di infiltrazioni malavitose sia, dopo Bray, da vicende sui vincoli ambientali, a questo punto occorre rendere effettiva la scelta di Falcognana per consentire lavvio della chiusura di Malagrotta e linizio di una profonda innovazione nella gestione del ciclo dei rifiuti della Capitale.
