REGIONE LAZIO, PER IL SOCIALE ECCO LE LINEE PROGRAMMATICHE DELL’ASSESSORE VISINI

La commissione Politiche sociali e Salute del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), ha ricevuto in audizione l’assessore Rita Visini per l’illustrazione delle linee programmatiche. Ruolo centrale della persona, sostegno alla famiglia, maggiore integrazione socio-sanitaria, valorizzazione del volontariato e riattivazione delle pratiche di ascolto e di monitoraggio sono stati i punti-cardine della articolata relazione consegnata ai consiglieri commissari. Di seguito la sintesi dei punti:

LA DIGNITA’ DELLA PERSONA – “Le competenze, la responsabilità e gli atti che sono affidati alle politiche sociali incidono direttamente e pesantemente sulla vita delle persone fino a condizionarla, positivamente o negativamente, nella misura tale che non è possibile permettersi inerzie, distrazioni, irresponsabilità – ha esordito l’assessore -. Le politiche sociali incidono così tanto da mettere in discussione, qualche volta, persino la dignità della persona, i suoi diritti, il suo status di cittadino. Riflettendo su questo aspetto, credo che sia nostro dovere mettere al centro della nostra azione politico-istituzionale la persona nella sua interezza e complessità, senza tralasciare nessuna sfera che la riguarda: quella individuale e quella sociale, quella materiale come quella valoriale. Le persone devono essere il principale riferimento del nostro agire: devono diventare sempre di più gli unici destinatari del nostro operato; i parametri di riferimento dell’organizzazione; i soggetti dell’azione politica e detentori sostanziali della sovranità popolare che stiamo esercitando in virtù di un mandato che non è né generico, né in bianco. Non sarà più l’economia a produrre ricchezza da ‘spendere’ in favore delle persone, ma saranno le persone, col loro valore intrinseco e inalienabile a riportare un valore ‘reale’ nel sistema economico e produttivo. Sistema che necessita di nuovi modelli e stili di vita, meno costosi dal punto di vista economico, ma più redditizi sul versante sociale”.

UN PATTO PER l’INNOVAZIONE DEL WELFARE – “Per riportare le politiche sociali di nuovo al centro dell’impegno istituzionale della Regione – ha continuato Visini – proporremo da subito un Patto per l’innovazione del Welfare, da stringere con le organizzazioni del volontariato e dell’associazionismo laico e cattolico, della cooperazione sociale e dei sindacati, e con un ruolo sempre più importante degli enti locali. Il Patto avrà come sbocco immediato l’approvazione di una nuova legge regionale di riforma delle politiche sociali, che implementi la legge n. 328/2000 (il cui recepimento è al momento prioritario), definisca i livelli essenziali di assistenza e assuma l’ambito distrettuale come luogo della programmazione e gestione sociale, rendendo protagonisti i territori e avvicinando il welfare alle persone”.

RIAVVIO DEI PIANI SOCIALI DI ZONA – “Sin dalla prossima seduta di Giunta – ha annunciato Visini – chiederemo al presidente Zingaretti una pianificazione delle risorse a disposizione e una deroga al limite del 70% per gli impegni di spesa nell’ambito dei Piani sociali di zona, in modo tale da disporre dell’intero stanziamento”

LA TUTELA DELLA FAMIGLIA –  “L’Assessorato proporrà una pluralità di interventi di sostegno alle funzioni familiari e genitoriali, attraverso un quadro articolato di azioni che supportano la famiglia in tutte le dimensioni della vita, soprattutto quelle più delicate ed esposte alla fragilità sociale: l’infanzia, la maternità, la terza età. Pensiamo, ad esempio, ad una Carta di inclusione familiare: sostegno economico diretto e garanzia per l’accesso ai consumi sportivi, culturali ed educativi per le famiglie in condizioni di disagio all’interno di un percorso di presa in carico globale da parte dei servizi sociali”, ha detto l’assessore.

CONCERTAZIONE E PARTECIPAZIONE – “Prevediamo – ha concluso Visini – il rinnovo della Consulta del volontariato e valorizzazione dei suoi interventi, la riattivazione immediata della Consulta regionale per i problemi della disabilità e dell’handicap, con assegnazione di una struttura di segreteria stabile presso l’Assessorato; l’istituzione dell’Osservatorio sulla disabilità; il riavvio delle attività dell’Osservatorio anti-discriminazione”.