A loro volta, le regioni si impegnano a cedere ai comuni e alle province ricadenti nel proprio territorio spazi finanziari pari a 1,2 euro per ogni euro dei 1272 milioni. Nel Lazio il plafond complessivo per il 2014 ammonta a 153 milioni 154 mila euro, da utilizzare per il pagamento delle obbligazioni di parte capitale, di cui 38 milioni 288 mila euro per le province e 114 milioni 866 mila euro per i comuni, destinati in parti uguali ai comuni con popolazione compresa tra 1000 e 5000 abitanti e a quelli con popolazione sopra i 5000 abitanti. Con questa delibera ha spiegato lassessore al Bilancio, patrimonio e demanio, Alessandra Sartore – la Regione va incontro alle province e ai comuni del Lazio cedendo quote del proprio patto di stabilità, per far sì che gli enti locali abbiano maggiore respiro e possano migliorare lobiettivo programmatico per lanno in corso. In questo modo, diamo un ulteriore impulso alla riduzione dei debiti della pubblica amministrazione verso imprese e soggetti privati. Lapprovazione della delibera ci permette di rispettare la scadenza del 15 marzo per la comunicazione al Mef delle variazioni degli obiettivi programmatici.. Come per il 2013, il rispetto del patto di stabilità nellanno precedente costituisce criterio di virtuosità per poter accedere alla ripartizione del plafond 2014. Gli importi degli spazi finanziari concessi a ciascun comune superiore ai 5000 abitanti e a ciascuna provincia, in proporzione alle proprie obbligazioni in conto capitale, sono riportati nelle tabelle allegate alla delibera, mentre il plafond di 57 milioni di euro destinato ai comuni tra i 1000 e i 5000 abitanti riuscirà ad azzerare tutti gli obiettivi di tali comuni. Alla Provincia di Roma sono stati assegnati spazi per quasi 17 milioni di euro, 7,7 milioni allamministrazione provinciale di Latina, 6,1 a Frosinone, 4,3 a Viterbo e 3,1 milioni a Rieti. Tra i 93 comuni sopra i 5000 abitanti che ne avevano fatto richiesta, gli spazi finanziari maggiori sono stati assegnati alle seguenti amministrazioni: Guidonia Montecelio (3,8 mln); Latina (3,4 mln); Fiumicino (3,3 mln); Ladispoli (2,6 mln); Cerveteri (2,1 mln); Civitavecchia (1,9 mln); Sora (1,7 mln); Tarquinia (1,7 mln); Anguillara Sabazia (1,7 mln). La commissione Bilancio ha inoltre riammesso nella procedura quattro comuni che erano rimasti fuori perché le loro richieste erano arrivate oltre i termini.