Il numero verde sarà un punto di riferimento per i giocatori compulsivi e per i loro familiari, ha spiegato Visini, e affiancherà la rete regionale degli sportelli no-slot che abbiamo già finanziato con un milione di euro. Nel corso del prossimo mese partirà anche il corso di formazione per gli operatori che lavoreranno negli sportelli sul territorio. Lassessore ha sottolineato come la Regione Lazio abbia avuto il coraggio di schierarsi dalla parte delle vittime, una scelta istituzionale non scontata visto che finora Parlamento e Governo sono stati troppo timidi e hanno tirato il freno a mano su tutti i disegni di legge di contrasto alla ludopatia. Non è possibile continuare a sostenere gli enormi costi sociali dellazzardo patologico mentre la tassazione su alcuni tipi di scommesse online è addirittura più bassa di quella sul pane. Lazzardo, ha concluso lassessore, è una forma di schiavitù per le persone, disintegra le famiglie e le comunità ed è terreno fertile per gli affari della criminalità organizzata: noi non ci stiamo e vogliamo diventare nel Lazio il punto di riferimento per Comuni, Asl e associazioni di cittadini impegnati in questa battaglia di civiltà.