Il Consiglio regionale del Lazio ha ospitato una cerimonia allinsegna della legalità, con lintitolazione di una sala ai Giovani contro le mafie e linaugurazione di punti vendita, allinterno della sede di via della Pisana, di prodotti ricavati dalla coltivazione delle terre confiscate alla criminalità organizzata da Libera.
In un Paese normale – ha dichiarato Leodori iniziative come queste non avrebbero motivo di esistere, ma la realtà purtroppo è quella di unItalia che in alcune aree del proprio territorio conduce una vera e propria guerra contro le mafie, e il Consiglio del Lazio intende essere in prima fila in tutte le azioni di contrasto.
La parola è quindi passata a Zingaretti, secondo cui inaugurare un presidio di Libera in un luogo di democrazia come il Consiglio regionale ha un valore particolare, perché dimostra che alle parole, a volte abusate, si fanno seguire i fatti, con una coerenza sulla base della quale si verrà giudicati dai cittadini.
Liberare le terre confiscate alle mafie equivale a liberare le persone – ha spiegato nel suo intervento don Luigi Ciotti -. Alla politica si chiede senso di responsabilità e maggiore coraggio nellapprovazione di strumenti legislativi realmente efficaci per contrastare il radicamento delle mafie su vaste aree del territori e fenomeni come il voto di scambio.
Don Ciotti ha concluso lanciando la proposta di celebrare la prossima “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” preferibilmente nel territorio di Latina, proposta raccolta prontamente dal presidente Leodori, che ha inteso così interpretare il sentimento dellintero Consiglio regionale.