REGIONE LAZIO, BILANCIO: BUSCHINI “OCCORRE CAMBIO DI PASSO”

    Sono ripresi i lavori del Consiglio regionale del Lazio per l’esame della legge di stabilità regionale 2014 e del Bilancio di previsione della Regione Lazio 2014-2016.

     “Auspico, anzi sono certa – ha dichiarato l’assessore al bilancio regionale Sartore – che il senso di responsabilità fin qui dimostrato caratterizzerà anche l’esame in Aula dei documenti di bilancio licenziati dalla commissione e che tutti, maggioranza e opposizione, offriranno il loro positivo apporto per la costruzione di un’amministrazione efficace, efficiente e solidale e soprattutto finanziariamente virtuosa”. La Sartore ha poi relazionato sui documenti di bilancio per l’anno 2014 e per il triennio 2014-2016: le entrate e le uscite previste dalla legge di bilancio di previsione all’esame dell’Aula sono definite in 35 miliardi di euro per il 2014, in oltre 24 miliardi di euro per ognuna delle annualità 2015 e 2016, in termini di competenza, nonché in circa 38 miliardi di euro per l’esercizio finanziario 2014, in termini di cassa. 

    Sulla stessa linea d’onda anche il presidente della IV commissione consiliare permanente, Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, Mauro Buschini : “Il livello di indebitamento ereditato – ha spiegato –, pari a 12 miliardi di euro alla fine del 2012, rende ancor più complesso il quadro generale di riferimento che impone un cambio di passo delle politiche regionali in grado di invertire queste tendenze negative e favorire un clima di ricrescita, di fiducia e di speranza tra i cittadini. La Regione vuole essere un traino a questo nuovo processo e non solo assistervi in maniera inerte. Ed è in questo quadro e con queste finalità che s’inseriscono i documenti in approvazione da parte del Consiglio regionale. Documenti che seguono altri importanti iniziative legislative tendenti ad una importante riorganizzazione dell’ente Regione. Ora occorre un cambio di passo – ha concluso Buschini -, pur nelle ristrettezze di un bilancio in un clima di emergenza e nei limiti delle competenze regionali. Diventa quindi di enorme interesse strategico l’adesione al percorso per il riconoscimento delle anticipazioni previste dal decreto 35/2013 che, attraverso l’immissione di una quantità importante di liquidità nel sistema regionale, da un lato consentirà la riduzione dell’enorme stock di debito accumulato nei confronti di imprese ed enti locali, dall’altro uno stimolo importante nell’economia regionale con un impatto positivo aggiuntivo sul PIL regionale che dal 2014 sarà di segno positivo.”.