Si tratta di un fondo da 1,5 milioni di euro annui per il triennio 2014/2016 creato con la Legge Regionale di Stabilità per il 2014 (L.R. 13/2013), approvata dal Consiglio Regionale il 29 dicembre scorso. La delibera stabilisce che lintervento dovrà essere rivolto alle Startup Innovative che abbiano sede legale e sede operativa principale nel Lazio e che siano costituite da non più di ventiquattro mesi alla data della presentazione domanda. Inoltre, le startup interessate dovranno presentare anche una lettera dinteresse di uno o più partner disposti a concedere un importo almeno pari al contributo regionale, a fondo perduto di massimo 30 mila euro. La delibera stabilisce che sono considerati partner dei soggetti indipendenti rispetto alle startup richiedenti e possono essere: Pmi, grandi imprese, startup factories (ossia incubatori/acceleratori dimpresa), business angels, investitori professionali, incubatori universitari/centri di ricerca o portali di crowdfunding. La delibera dispone anche che con lavviso pubblico possono essere individuati anche uno o più luoghi di particolare interesse regionale per linsediamento di startup e, conseguentemente, uno o più criteri di premialità per le startup che si localizzino in questi luoghi. Inoltre, nel provvedimento si legge che sono agevolabili progetti imprenditoriali in linea con la Smart Specialisation Strategy regionale e supportati da un business plan a 2 anni. Nelle more della adozione della Smart Specialisation Strategy regionale sono agevolabili progetti di impresa nelle seguenti aree di specializzazione: Aerospazio, Scienze della Vita, Patrimonio culturale e tecnologie della cultura, Industrie creative digitali, Agrifood, Green Economy, Sicurezza. Questo provvedimento, per i contenuti del quale voglio ringraziare anche la Commissione regionale startup, il suo presidente, professor Carlo Alberto Pratesi e il consigliere regionale Gian Paolo Manzella ha spiegato lassessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani stabilisce dei criteri pensati in modo specifico per sostenere al meglio la fase di costituzione e di primo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali, ossia startup, in partnership con soggetti indipendenti specializzati e di favorire la formazione e il rafforzamento di un network regionale di competenze specifiche in questo ambito, che potremmo definire un ecosistema abilitante favorevole alle startup. Lobiettivo delliniziativa ha continuato Fabiani è la promozione di collaborazioni finanziarie, operative e progettuali tra le startup e gli altri attori del mercato, in particolare operatori specializzati nel sostegno alle startup, ad esempio incubatori e investitori). Attraverso tale meccanismo potranno generarsi positivi effetti leva esterni anche sulle imprese tradizionali del Lazio, le quali potranno migliorarsi nella propensione allinnovazione e allinternazionalizzazione e rafforzare la propria competitività, ha concluso.