La consigliera regionale Daniela Bianchi ha scritto una lettera al Ministro dellAmbiente Gianluca Galletti per sollecitare con urgenza interventi normativi ed economici per la Valle del Sacco.
A sostenere la richiesta di interventi anche i sindaci del coordinamento Valle del Sacco. Di seguito la richiesta della consigliera:
Valle del Sacco, è scattata lora decisiva, quella delle azioni a cui nessuno può sottrarsi, il momento in cui tutte le Istituzioni prendono in mano la situazione adottando provvedimenti immediati e stanziando fondi per il risanamento dell’area. La Regione sta facendo la sua parte, investendo 70 milioni della programmazione UE 2014-2020 per la bonifica. Ora tocca ai Ministeri competenti, in collegamento con le azioni regionali, dare un segnale forte della loro attenzione. Ho deciso di inviare questa missiva perché nella vicenda “Valle del Sacco” il ruolo del Ministero dell’Ambiente non può esaudirsi solo nella semplice rinuncia al ricorso contro la sentenza del TAR, tribunale che nei giorni scorsi ha ristabilito il bacino Valle del Sacco come Sito di Interesse Nazionale. Condivido lappello accorato lanciato in queste ore da cittadini, associazioni e rappresentati istituzionali, ma come territorio dobbiamo alzare l’asticella delle richieste, per avere interventi concreti dal Ministero dell’Ambiente. Non dobbiamo chiedere favori a nessuno, ma pretendere efficienza e immediatezza nelle decisioni. Non possiamo più aspettare, proprio ora che il bacino è tornato di competenza nazionale. Nella lettera inviata la prima azione che ho chiesto al Ministro, subito attuabile, è di rendere efficace la norma sulla bonifica delle aree agricole. La legge infatti esiste, il “Codice dell’Ambiente” , e in particolare lart. 241 (regolamento aree agricole). Il problema è che non viene applicata a causa dellassenza di decreti attuativi che servirebbero a fissare i limiti degli inquinanti nei terreni contaminanti. Viviamo dunque il paradosso di avere delle norme che potrebbero dare ancora più forza agli interventi della Regione e del Governo, ma che al momento restano dei buoni propositi su carta. Il Ministro potrebbe facilmente risolvere il nodo emanando, in accordo con i Ministeri della Salute, dell’Agricoltura e delle Attività Produttive, un decreto attuativo per fissare standard precisi di qualità ambientale nelle zone agricole. Ricordo infatti che nella Valle del Sacco sono circa 700 gli ettari di fondi agricoli interdetti che aspettano di essere regolamentati con una legge. L’altro fronte da presidiare è quello delle risorse per la bonifica, chiedendo, sempre al Ministro, di prendere un impegno preciso sui fondi che il Governo ha intenzione di stanziare per la Valle del Sacco. La sentenza del TAR su questo è stata chiara, precisando che solo un intervento diretto del Governo, assieme alle azioni regionali, potrà risolvere definitivamente l’emergenza e passare alla fase del rilancio economico. Siamo ormai entrati in una fase nuova, in cui Enti locali, Regione e Governo lavorano insieme condividendo obiettivi, metodi e risorse in un unico intervento di risanamento ambientale ed economico.In questa azione ho ricevuto il pieno sostegno dei Comuni del coordinamento Valle del Sacco, tra cui il sindaco di Anagni Fausto Bassetta e di Paliano Domenico Alfieri, a cui mi auguro se ne aggiungano tanti altri tra cittadini, associazioni, enti locali e rappresentati istituzionali. L’auspicio è che il Ministro Galletti possa dare già nelle prossime settimane i primi chiarimenti sulle richieste fatte.