REGIONE, BUSCHINI (PD): “FINANZIATI PROGETTI SCUOLA CONTRO OMOFOBIA”

    “È stato pubblicato dalla Regione Lazio un avviso, finanziato con 120.000 euro, per la realizzazione di un progetto finalizzato alla promozione dei diritti umani e alla lotta all’omofobia, destinato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Lazio”. Ad annunciarlo, attraverso una nota, è il Consigliere regionale e Presidente della commissione Bilancio Mauro Buschini. “Nel quadro del pacchetto di iniziative proposte alle scuole, denominato ’Fuoriclasse’ – prosegue Buschini – si è deciso di inserire questo progetto finalizzato alla lotta delle discriminazioni basate sugli orientamenti sessuali dei giovani studenti, in particolare LGTB. L’obiettivo generale è quello di coinvolgere gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado in un processo di apprendimento partecipativo per affrontare gli atteggiamenti omofobici e gli stereotipi e promuovere i diritti LGBT come diritti umani fondamentali. Si lavorerà attraverso una mappatura degli stereotipi omofobici più comuni tra gli studenti e nelle esperienze delle persone Lgbt; attraverso lo sviluppo di strategie didattiche e materiali di supporto ad uso dei docenti, in materia di diritti umani e non discriminazione; con la formazione degli studenti sulla situazione giuridica e sociale delle persone Lgt; tramite la promozione delle competenze civiche degli studenti come strumento fondamentale per prevenire la discriminazione in materia di orientamento sessuale; con la formazione degli studenti sulle tecniche di analisi per contrastare gli stereotipi e l’omofobia nei mass media”.  “Il Lazio – continua Buschini – vuole essere una Regione pioniera nella lotta al bullismo omofobico nelle scuole. Oggi la Regione assume la lotta all’omofobia come una direttiva prioritaria nel suo rapporto di ragionamento con il sistema d’istruzione del territorio. L’omofobia per gli adolescenti significa isolamento, insulti, bullismo e può portare a forme di depressione, abbandono scolastico e anche forte disagio. Noi vogliamo evitare che tutto ciò continui ad accadere: la scuola deve tornare ad essere una sede educativa e dove si coltivano valori legati all’inclusione sociale e non dove si evidenziano le diversità”.