Lorganizzazione della rete per la fecondazione eterologa attraverso una strategia condivisa da tutte le regioni è la strada da seguire per rispondere alle richieste avanzate da donne e uomini al servizio sanitario nazionale in tema di riproduzione assistita. E possibile infatti, operare in questa direzione nel rispetto delle norme esistenti, senza necessità di una nuova legge.
Sottoscrivo e sostengo quanto affermato dal Presidente Zingaretti sulla volontà di riorganizzare anche nella nostra Regione la rete delle strutture pubbliche per la fecondazione assistita, tenendo fermo il punto di lavorare e migliorare quanto già esistente. Il dato certo da cui partire è – tenendo conto quanto stabilito dalla Corte costituzionale – lavorare nella direzione di regolamenti regionali omogenei che permettano laccesso a questa importante prestazione sanitaria alle stesse condizioni e con le stesse modalità. Sulla compartecipazione economica da parte delle cittadine e cittadini, credo che la regione Toscana ci dia degli utili orientamenti anche in questo caso. Il ticket di 500 euro fissato in tutte le Regioni è una forma equa di partecipazione per una prestazione sanitaria di altissima specialistica.