E il consigliere Michele Baldi a dichiarare quanta perplessità ci sia sulle vicende dei bandi per lEstate Romana che tanto malessere hanno generato tra gli operatori del terzo settore.
Tempi modalità e criteri di assegnazione lasciano profondamente perplessi ha poi asserito Baldi – Anziché rafforzare e potenziare il valore culturale, sociale e produttivo dellEstate Romana sembra che l’Amministrazione Capitolina abbia voluto privilegiare principi opposti. In qualità di Capogruppo della Lista Zingaretti e componente della Commissione Cultura della Regione Lazio rilevo che l’assenza di una visione organica, chiara e rigorosa sul ruolo e la funzione di Roma Capitale nel settore della Cultura (dovuta anche alla mancata nomina dellAssessore) sta scaricando sulla Regione Lazio una serie di aspettative e di responsabilità da parte degli operatori del settore molto gravose e preoccupanti. Vale la pena ricordare che per il nostro territorio il settore della Cultura e dello Spettacolo rappresenta uno degli asset strategici non solo per la crescita civile e sociale dei nostri concittadini, ma anche dal punto di vista dello sviluppo economico e occupazionale. Da questo punto di vista ciò che sta avvenendo in questi giorni sullEstate Romana e sull’intera questione delle politiche culturali romane, non ci può e non ci deve lasciare indifferenti e per quello che mi riguarda, come ho già espresso durante lultima seduta di in Commissione, farò il possibile affinché alle migliaia di operatori e di lavoratori di questo settore si restituisca quel minimo di fiducia, speranza e di certezze che sono state promesse loro durante le diverse campagne elettorali. Il primo e forse storico appuntamento cui dobbiamo dare una risposta concreta entro l’estate, è rappresentato dallapprovazione della proposta di Legge Regionale sullo Spettacolo dal Vivo, attualmente allesame della Commissione Cultura. Certamente Zingaretti ha le spalle larghe e con tutto il Consiglio regionale ci stiamo caricando grandi responsabilità. Lo abbiamo fatto anche per in situazioni e lo facciamo ugualmente in questa. Sarebbe ora che anche le altre realtà istituzionali imparino a condividere e lavorare per i cittadini e per gli operatori senza dannose contrapposizioni” conclude Baldi.