E’ stata la stessa Giorgia Meloni a smentire o meglio, smorzare sul nascere alcune voci apparse sui quotidiani, secondo cui tra lei e Salvini vi sia un po’ di ‘acredine’. Al centro dei dissapori qualcuno ha scritto che vi sono le prossime lezioni regionali. Ma stamane ai microfoni di ‘Radio24’ la leader di Fdi ha subito spiegato che ”Ci dobbiamo vedere con Salvini. Sono stati stipulati dei patti. E i patti, per me, non c’è bisogno di rimetterli in discussione. Noi li rispettiamo”.
In particolare, ad infastidire la Meloni è stato il continuo anticipare da parte della stampa, che la candidata Toscana a governatore, per il centrodestra sarà l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi: “è stato citato dalla stampa – afferma la leader di Fratelli d’Italia – ma onor del vero non è mai stato fatto tra di noi. Abbiamo delle idee, di nomi ne sono stati fatti tanti, quello della Ceccardi è nel novero delle possibilità, ma non è stato definito nulla. La Toscana è una delle Regioni per le quali bisogna rivedersi, è rimasta aperta. Escludo che Salvini abbia fatto patti con Renzi per regalargli la Toscana… Sono ricostruzioni giornalistiche…’‘.
Poi, avvicinata da un cronista che chiedeva un suo parere sul convegno organizzato dall’Anpi al Senato della Repubblica (ed intitolato ‘Il fascismo di confine e il dramma delle foibe’), Giorgia ne ha approfittato per precisare che, a suo giudizio, “rappresenta senza dubbio l’ennesima occasione, dal chiaro intento revisionista, di voler minimizzare o provare a giustificare la violenza contro gli italiani. E’ un vero e proprio oltraggio agli esuli istriani e dalmati infoibati vittime dell’odio comunista e, ancor più grave, che il tutto avvenga all’interno di un’Istituzione. Non è accettabile che ancora ci sia bisogno di rimarcare che le foibe non sono state un dramma ma un crimine i cui colpevoli troppo spesso non hanno pagato. Anpi senza vergogna”.
“E’ importante avere buone relazioni con tutti. Fratelli d’Italia ha lavorato da tempo alla costruzione di una fitta rete di relazioni internazionali. E devo dire con buoni risultati: siamo in Europa, nell’Ecr. Abbiamo lavorato per costruire una rete di conservatori in Europa e confrontarla anche con i Repubblicani americani e tutti quei movimenti che condividono con noi sfide comuni”. Così poi la Meloni, ha anticipato che tra poche ore sarà negli Usa, nello specifico a Washington, dove parteciperà alla 68/ma edizione del ‘National Prayer Breakfast’ con il presidente degli States, Donald Trump. , ha spiegato”.
Infine, intervenendo sulla vicenda Orban nel Ppe, la leader di Fdi ha tenuto a sottolineare che “Io credo che il fatto di aver sospeso la decisione su Orban sia un modo anche per il Ppe di chiarirsi al suo interno. Il Ppe, infatti, è diviso tra chi vuole un’alleanza verso destra e chi vuole un’alleanza verso sinistra. E’ spaccato e deve decidere cosa fare della sua vita…“. ”Scelte alternative? E’ evidente che la famiglia naturale di Orban sarebbe quella dei Conservatori, dove siamo noi in Europa
Max