Ovviamente mentre scriviamo il nodo è legato solamente allesattezza delle percentuali di voti che hanno determinato lelezione del nuovo governatore della Sicilia. La situazione, fin dai primi spogli di domenica sera, già delineavano con chiarezza il quadro di uno scontro a due fra Centrodestra e Cinquestelle, col Pd clamorosamente fuori dai giochi. Dunque la sfida – ma in realtà anche qui, vista la distanza fra i due i giochi sembrerebbero al momento fatti – è tutta fra Nello Musumeci ed il pentastellato Giancarlo Cancelleri. Premesso che non è previsto il ballottaggio (vince chi ottiene più voti) lisola assiste col fiato sospeso a questa corsa, per più di qualcuno ancora apertissima. Questo perché, poco dopo le 8, quando è ripreso lo spoglio delle schede elettorali (con i seggi I seggi guardati a vista per tutta la notte, da Polizia, Carabinieri e finanzieri), i vari sondaggisti hanno espresso proiezioni contrastanti. Intanto le uniche certezze riguardano laffluenza (al 46,76% , con 2.179.474 elettori votanti su 4.661.111), in leggero calo rispetto a cinque anni fa. Con le percentuali di votanti di ciascun capoluogo dellisola – secondo i dati elaborati per la Rai dallIstituto Piepoli-Noto – questa è stata la presenza degli elettori alle urne: Messina (51,69%), Catania (51,58%), Siracusa (47,55%), Ragusa (47,48%), Palermo (46,4%), Agrigento (39,6%), Caltanissetta (39,83%), ed Enna (37,68%).
M.