Corriamo da soli”: è con questa sintesi che si può racchiudere il senso di una rottura, di una separazione o, per indorare al massimo, di una distanza di vedute tra le due parti politiche che un tempo, recente, erano un unico corpus e che, dallavvento della nuova era gialloverde al governo, ha visto acuirsi sempre di più le distanze.
Adesso la frizione, che sembra essere abbastanza solida e corposa e che finisce per andare a complicare equilibri già più volte considerati friabili, si sviluppa intorno alla decisione dellAbbruzzo e delle Regionali. La Lega andrà a correre da sola. E sembra essere una di quelle strade da cui non solo non si torna indietro: ma da cui non vi è neppure la benché minima intenzione di farlo. E cè poi chi, tra gli analisti, vede questa come una presa di posizione non solo strategica e lungimirante, ma definitiva: e non necessariamente nel senso positivo del termine. A chi gioverà, infatti, tra le parti, questa volontà?
“La decisione è presa, nella Lega dAbruzzo correrà da solo, chi ci ama ci segue e vince”. Questo è scritto sul suo profilo Facebook dal deputato Giuseppe Bellachioma, coordinatore della Lega in Abruzzo, in vista delle elezioni per il nuovo presidente della Regione. Bellachioma, dopo le voci e le incertezze degli ultimi giorni, ha ufficializzato il divorzio da Forza Italia. “Non ci spostiamo dalla nostra posizione, non cè un centro competitivo che non sia unito. Abbiamo in programma di continuare il percorso aderendo alle liste di centrodestra, voglio dire Udc, FdT, liste civiche, e speriamo che la Lega, dopo le vacanze di agosto, può riflettere e ripensare, altrimenti fai un favore al M5S e al centro “risponde, a turno, il coordinatore regionale di Forza Italia in Abruzzo, Nazario Pagano. E poi, spiegando che non ci sono incontri programmati, aggiunge: “Stiamo andando avanti con senso di responsabilità, affronteremo gli alleati che vogliono essere lì e proporremo una nostra figura”. Le elezioni regionali in Abruzzo – “provocate” dalladdio del governatore, Luciano DAlfonso eletto al Senato – dovrebbero tenersi entro lanno.