In un’operazione di controllo mirata contro gli abusi edilizi e il furto d’acqua, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno denunciato nove persone per irregolarità edilizie. Durante i controlli su 21 abitazioni con piscina, sette impianti sono risultati abusivi, mancando le necessarie autorizzazioni edilizie. L’indagine si è concentrata sulla gestione delle risorse idriche del comune, che ha affrontato diverse problematiche negli anni precedenti.
L’operazione dei Carabinieri è iniziata con una mappatura satellitare delle abitazioni dotate di piscine interrate nel comune di Gioia Tauro. Questa prima fase ha permesso di individuare le proprietà da controllare. In seguito, i militari, in collaborazione con l’ufficio tecnico comunale, hanno effettuato ispezioni sul campo per verificare la conformità degli impianti alle normative vigenti. Dei 21 impianti controllati, sette sono risultati completamente abusivi, cioè costruiti senza alcuna autorizzazione o Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), documenti obbligatori per avviare qualsiasi attività edilizia.
Aggiornamento ore 08.30
A seguito dei controlli, nove proprietari di abitazioni con piscina sono stati denunciati per aver realizzato opere edilizie senza le necessarie autorizzazioni. Questi responsabili sono stati segnalati alla Procura di Palmi e agli uffici comunali competenti per ulteriori azioni legali. Le piscine abusive rappresentano una violazione significativa delle normative edilizie e sono soggette a sanzioni severe, incluse possibili demolizioni e multe.
Aggiornamento ore 09
Durante i controlli, è stato riscontrato che tutte le piscine erano correttamente collegate alla rete idrica pubblica, senza allacci abusivi. Questo risultato rappresenta una novità rispetto alle indagini degli anni precedenti, quando erano emersi numerosi casi di furto d’acqua. Nel 2022, il quartiere della Ciambra, in particolare, era stato al centro di decine di denunce per allacci idrici abusivi.
Aggiornamento ore 09.30