Un sistema di copertura messo in atto per non incorrere a responsabilità giudiziarie, un sistema di copertura per occultare gli errori commessi: è quanto accaduto negli Ospedali riuniti di Reggio Calabria. Sono quattro i medici, su richiesta della Procura di Reggio Calabria, finiti agli arresti domiciliari, mentre altri sei, insieme ad unostetrica, sono stati sospesi dalla professione. Le indagini della Gdf, sono state svolte nei reparti di Ostetricia e Ginecologia, di Neonatologia e di Anestesia. Gli episodi incriminati riguarderebbero la morte di due neonati, le lesioni irreversibili riportate da un altro bimbo (dichiarato invalido al 100%), traumi e crisi epilettiche di una partoriente, presunto aborto di una donna non consenziente e le lacerazioni di parti intime e connotative di altre donne. Molti, degli indagati, non sono più in servizio al Presidio ospedaliero Bianchi-Melacrino-Morelli (Ospedali riuniti). Le accuse per i medici e lostetrica, sono a vario titolo: falso ideologico e materiale, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri e interruzione della gravidanza senza consenso della donna. Il presunto sistema di copertura degli errori, secondo l’accusa, sarebbe statocondiviso dall’intero apparato sanitario.
D.T.