Stavolta è stata la cosca Labate ad incappare nel provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria che, nellambito della lotta alla Ndrangheta ha messo in campo una task force composta dagli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Nucleo Speciale Polizia Valutaria, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica. Unoperazione culminata nella misura di prevenzione patrimoniale del sequestro del patrimonio aziendale di 6 imprese, di 97 immobili, di 6 autoveicoli e di plurimi rapporti finanziari e assicurativi, per un valore stimato pari a circa33 milioni di euro. Nello specifico, la cosca Labate, ha la sua sede logistico-operativa nei quartieri reggini di Gebbione e Sbarre, dove vengono pianificate e gestite le attività economiche, con particolare riferimento al settore del commercio della carne, oltre che a quello delledilizia e del movimento terra. Ll potere mafioso della cosca Labate veniva sfruttato per sbaragliare la concorrenza, per imporsi sul mercato, per procurarsi clienti, con totale alterazione delle regole della concorrenza, finendo per operare nella zona di competenza in posizione sostanzialmente monopolistica.
M.