Oltre al quotidiano delle cronache (che siano sociali, economiche, politiche, ecc.), per chi scrive, quello con i contenuti ciclici legati alla stagionalità è ormai un appuntamento che ogni volta, puntuale come la morte (o se preferite, i peperoni!), si ‘ripresenta’. Così se a Pasqua sono il numero di uova vendute, a maggio i bollettini autostradali, con l’estate delle migliori spiagge, delle diete a prova di costume, o i morsi d’insetti e vipere, dopo l’autunno del caro bollette e scuola, arriviamo al ‘clou’. Dunque, con l’avvento ‘principe’ dell’anno in termini di prestigio, dopo i costi per l’allestimento (poi seguiti da quelli per il Cenone, Capodanno e la Calza della Befana), ecco l’immancabile capitolo regali: dove e come acquistarli, cosa sceglieremo e, soprattutto, quanto spenderemo.
Lo stress dei centri commerciali gli ultimi giorni
In ordine di tempo, stavolta a fare le pulci agli italiani è l’Osservatorio Compass, che non ha dubbi nel ritenere che la maggior parte del ‘flusso economico’ avrà luogo via web. Del resto, per quanto purtroppo inviso alle piccole aziende e agli artigiani, oggi l’acquisto online si propone come un prezioso alleato per quanti ‘attenti al prezzo’ e, ancor più, se poveri del tempo libero necessario per prodursi nei lunghi ed estenuanti tour cittadini da shopping.
Quindi, perché sfidare il traffico asfissiante del fine settimana, l’attesa di un parcheggio e, peggio, affrontare i caotici vialoni affollati dei centri commerciali dove, complici i riscaldamenti e la ‘calca’, da dentro a fuori creano una pericolosa e considerevole escursione termica? E poi. Ci piace un capo d’abbigliamento ma non c’è più il colore o la taglia, la stessa camicia che un amico ha pagato la metà poco distante, la commessa incazzata, il barista stressato che serve un caffè da schifo. Ed ancora, bimbi che piangono, l’immancabile cretina col micro cane al guinzaglio che s’attorciglia ai pantaloni, il Babbo Natale di circostanza che richiama i bambini e fa i complimenti alle mamme… insomma proprio no! Per chi lavora ed è costretto a ridursi ‘agli ultimi momenti’ per fare doni e pensieri, lo ‘struscio’ è il colpo di grazia, per giunta, dopo un anno di veleni vari, sedimentati nell’arco dei precedenti 12 mesi.
Ecco allora l’alternativa online. Con calma e riservatezza, anche approfittando di quei 10 minuti serali sul water (finalmente lontani da tutto e da tutti), ecco che semplicemente digitando su un qualsiasi sito di E-commerce, è possibile consultare, valutare, comparare e quindi scegliere ciò che realmente corrisponde alle nostre esigenze pratiche ed economiche. Oggi poi le transazioni sono accompagnate da sistemi di sicurezza generalmente abbastanza affidabili, con una carta ricaribile, il ‘3D secure’, ed il protocollo SSL, difficilmente si prende la fregatura. Attenzione, anche qui, in caso di ‘grandi spese’ si può contare sulla rateazione, magari iniziando a pagare addirittura dopo le feste.
La telefonia è la categoria maggiormente scelta
Veniamo ora a ciò che andremo a guarnire col fiocchetto e l’immancabile cartoncino musicale. Secondo l’Osservatorio Compass ancora una volta il 41% degli acquirenti sarà per l’abbigliamento (esteso anche alle calzature ed agli accessori), una scelta che distingue almeno il 51% degli under 35. Quindi ecco l’immancabile telefonia, la categoria maggiormente frequentata, che andrà a soddisfare le ‘manie’ del 63% degli italiani, seguita a ruota dall’altra grande passione italica: i televisori, che andrano a catalizzare gli occhi del 55% dei nostri conterranei.
Intendiamoci, stiamo parlando di settori e merci che per dimensioni – e fattura – ‘viaggiano’ su cifre più elevate, ma non per questo sono da trascurare altre soluzioni come i libri, i set da bagno, i giocattoli e l’Hi-tech in generale.
E’ stato calcolato che, mediamente, oltre il 32% degli italiani faranno i loro acquisti natalizi dal divano e, tra gli altri, ben l’80% di noi online acquisterà i biglietti per concerti ed eventi, viaggi e biglietti aerei (76%), e videogiochi (75%).
Che dire? Nei prossimi giorni torneremo senz’altro a parlare del grande indotto economico legato alle festività Natalizie, non trascurando però un dato essenziale: ogni anno che passa spendiamo sempre di meno…
Max