“Questa ‘Misura per l’inclusione attiva’, che secondo la destra dovrebbe andare a sostituire il Rdc, non è altro che un Rdc a metà.
Le famiglie con persone occupabili prenderanno di meno, arrivando a un sussidio da fame, 375 euro al mese contro i 500 di adesso. Scende pure il tetto Isee, da 9.360 a 7.200, restringendo la platea di beneficiari.
Rispetto al Reddito ci sono tagli a praticamente tutto, apporti costruttivi praticamente nessuno. Forse secondo questo Governo trovi lavoro più facilmente se fai la fame? Non funziona così.
Leggo pure che c’è chi, a sinistra, rivendica la paternità della ‘Mia’ come fosse un grande passo avanti. Io dico, si accontentano di poco: a me le cose fatte a metà fanno schifo per intero…”
Così in una nota il Rappresentante al Consiglio Nazionale M5s per la circoscrizione Centro Italia, e Vicepresidente dell’Assemblea Capitolina, Paolo Ferrara.
Max