L’emergenza coronavirus ha portato il Governo a stanziare diversi miliardi di euro per ammortizzare la crisi economica dovuta al lockdown del paese. Tra gli aiuti ai lavoratori, nel Decreto di aprile, sarà inserito anche il reddito d’emergenza, chiamato Rem, che sosterrà chi non è rientrato tra i parametri del Decreto Cura Italia.
A confermarlo è stata qualche giorno fa, con un post su Facebook, il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo: “Stiamo lavorando al prossimo decreto che in termini di risorse sarà più consistente rispetto a quello di marzo, in modo tale da poter aumentare l’importo dell’indennità per autonomi e professionisti fino a 800 euro e introdurre un Reddito di emergenza per le fasce più deboli della popolazione”.
Sebbene non sia stato ancora ufficializzato l’esatto importo e le modalità di richiesta relative al reddito d’emergenza reso noto dal ministro del Lavoro, potranno accedere a tale bonus i lavoratori che non rientrano nel Decreto Cura Italia, ossia il bonus da 600 euro per lavoratori autonomi e Partite Iva.
A chi è rivolto quindi il reddito d’emergenza? Ai cittadini italiani più in difficoltà, circa 3 milioni, tra cui rientrano anche i lavoratori in nero non regolamentati quindi da un contratto in essere. Il reddito d’emergenza riguarderebbe anche colf, badanti lavoratori stagionali e precari. Il pacchetto per gli ammortizzatori sociali sarà di circa 25 miliardi che dovrebbero coprire la platea di cittadini esclusi dai requisiti del Decreto Cura Italia.
Come richiedere il reddito d’emergenza Rem? A questa domanda non è possibile ancora dare una risposta, perché le modalità di richiesta non sono ancora state rese note, anche se è probabile che l’Inps possa farsi carico di erogare il bonus, che dovrebbe essere di circa 500 euro, ai cittadini esclusi dal Decreto Cura Italia. Il reddito d’emergenza sarà inserito nel Decreto di aprile e sarà quindi possibile fare richiesta dal prossimo mese nelle modalità che il Governo indicherà non appena ufficializzato il nuovo bonus.