“La fase di rilancio del Paese non può prescindere dall’apporto manageriale della categoria che rappresentiamo, e quindi dalla capacità progettuale, organizzativa e realizzativa, come richiesto dal premier Draghi nella premessa al Pnrr”. Ha aperto così il suo intervento nella Sala Zuccari del Senato il presidente di Manageritalia, Mario Mantovani, che ha dato il via alla 96esima assemblea nazionale dell’associazione dei manager del terziario che rappresenta e associa oltre 37mila dirigenti, quadri ed executive professional.
“Siamo all’alba dell’avvio delle sei missioni del Pnrr -ha ricordato Mantovani- studiato dal Governo per garantire al Paese una crescita sostenibile, che dovrà portare l’Italia a realizzare la transizione ecologica e ambientale, la riqualificazione, l’inclusione e l’occupabilità dei lavoratori e lavoratrici, oltre a raggiungere l’equità sociale. Per non indirizzare il Paese verso un modello di lavoro low-cost dobbiamo puntare su competenze e valore generato. Anche in tema di lavoro la necessaria flessibilità in entrata e in uscita deve accoppiarsi alle tutele tipiche del contratto a tempo indeterminato, soprattutto per i giovani. Grande attenzione deve essere data alla retribuzione: deve crescere a tutti i livelli privilegiando quelle aziende che creano maggior valore e innovazione, tale da generare occupazione e reddito anche per chi è in settori che non reggono più il mercato”, ha spiegato ancora. L’audizione ha aperto di fatto l’assemblea ed è stata trasmessa in diretta sulla webtv del Senato. Sono intervenuti i vertici di Manageritalia, che hanno illustrato le proposte dei manager sul Pnrr.
“Condivido lo stimolo di Manageritalia affinché Pnrr e investimenti collegati siano occasione di crescita -ha affermato il senatore Tommaso Nannicini, presidente della Commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale- oltre alla necessità di rinforzare la coesione sociale e superare ritardi storici. Bene anche essersi dati finalmente un assetto di governance. Nella fase di attuazione però oltre a spendere bene e presto le risorse, occorre accompagnare le riforme abilitanti individuate nel piano”.
Secondo Nannicini “ammortizzatori sociali e formazione permanente, politiche attive e fisco richiedono investimenti e competenze permanenti. Occorre individuare le risorse per portare avanti queste riforme, partendo proprio dalla parola chiave tanto cara a Manageritalia, ossia le competenze. In un contesto di grande cambiamento che porta a disagi sociali, bisogna ripensare il welfare. E sulle politiche attive del lavoro può essere l’occasione giusta a patto che si individuino le risorse per formare le competenze, si integrino le politiche passive con quelle attive, e si crei un coordinamento nazionale che poi permetta anche alle regioni di utilizzare bene e in maniera armonica le risorse disponibili”, ha continuato.
“Uno dei principali valori che, come organizzazione, generiamo a livello economico e sociale -ha spiegato la vicepresidente Antonella Portalupi illustrando il Bilancio Integrato di Manageritalia- è individuabile nel contratto di lavoro dei dirigenti del terziario che offre a manager, aziende e al Paese uno strumento capace di puntare sulla managerialità instaurando velocemente rapporti di fiducia tra imprese e manager, oggi sempre più indispensabili per lo sviluppo. Su un altro fronte, segnalo quanto ottenuto da Manageritalia, nel 2020, grazie all’adesione di oltre 900 manager che, nonostante la pandemia, hanno prestato volontariamente le proprie competenze a realtà diverse, per un totale di quasi 40mila ore a favore di progetti territoriali di istituzioni, organizzazioni non profit e orientamento al lavoro dei giovani studenti”, ha aggiunto ancora.
“Il Congresso del 2019 ha delineato una serie di aree prioritarie di intervento -ha illustrato il vicepresidente Manageritalia Roberto Beccari – da realizzare nel breve medio periodo: trasformazione del lavoro, sindacato a km0, welfare e conoscenza. Su queste basi il Piano Operativo viene declinato per sviluppare la nostra azione sia a favore dei manager che dei territori. Oggi ancor più le associazioni di Manageritalia hanno il determinante compito di portare a livello locale contributi di idee, progetti e azioni per incidere sul piano economico, istituzionale e sociale. Il successo del Pnrr lo rende ancor più indispensabile per collaborare a fare sistema e diffondere valore, concretezza e risultati”. L’assemblea nazionale Manageritalia continuerà nel pomeriggio all’Hotel Parco dei Principi, dove si svolgeranno i lavori assembleari con collegamento online dei delegati delle 13 associazioni territoriali Manageritalia. Dopo le presentazioni dell’attività dei fondi contrattuali e delle società collegate e l’illustrazione del recentissimo rinnovo del ccnl dirigenti terziario, le associazioni esporranno le linee guida delle attività future inserite nel Piano operativo.