“Non posso che essere contento che in America sotto il segno anche di imprese, tecnologie e ingegneri italiani si rafforzi una competizione nel trasporto veloce tra treni ed aerei perché è evidente che il trasporto su treno, sia per l’alimentazione che per l’efficienza, è migliore dal punto di vista anche del contrasto alla crisi climatica”. Così Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, sulla prima linea ad alta velocità Usa tra Houston e Dallas, affidata al gruppo italiano Webuild che si è aggiudicato la maxi commessa da 16 miliardi di dollari.
“Il fatto che i treni superveloci entrino in concorrenza e la vincano con il trasporto aereo è una cosa assolutamente positiva ed è tanto più positiva perché in questa impresa sono coinvolte in maniera forte imprese e competenze italiane”, rimarca.
Più in generale, nel mondo, “il grosso degli spostamenti avviene nel trasporto locale su breve distanza” e il fatto “che questi trasporti si spostino sempre più verso rotaia ed elettrico è un vantaggio da tutti i punti di vista”. Quindi, “è un grande segno di modernità anche rendere più confortevoli, efficienti ed estesi i trasporti locali su ferro e per l’Italia il potenziamento dei treni pendolari è un punto chiave dal punto di vista dell’inquinamento e della sostenibilità”.