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Rdc choc, blitz dei carabinieri in 5 regioni del Sud: tra i ‘poveri’ chi aveva la barca, chi il Ferrari o famiglie da ‘record’

Che il reddito di cittadinanza rappresenti una boccata di ossigeno per milioni di famiglie disagiate è indiscutibile, una misura ‘civile’ che, per l’appunto, va incontro a quanti, ultra50enni, trovatisi senza a lavoro con una famiglie sulle spalle.

Tuttavia, e questo è l’aspetto vergognoso che ha addirittura messo a rischio la misura, persiste un folto bacino di ‘furbetti’ (o meglio definirli mascalzoni) i quali, pur non avendo diritto al sussidio, sono ugualmente riusciti ad ottenerlo, a volte anche a discapito di chi invece meritorio.

‘Furbetti’ del Rdc: la maxi operazione dei Carabinieri nel Sud ha calcolato 20 mln incassati dai ‘falsi’ percettori

Così, finalmente, fra il 1 maggio e lo scorso 17 ottobre, gli uomini del comando interregionale ‘Ogaden’ (che comprende più Regioni, come la Campania, la Puglia, l’Abruzzo, il Molise e la Basilicata), in collaborazione con il comando Carabinieri Tutela del Lavoro, hanno dato il via ad una maxi operazione, volta a smascherare quanti, fra percettori del reddito, ne hanno davvero bisogno.

Un’operazione, quella dei militi, che ha portato a galla qualcosa come ben 5mila irregolarità, a fronte di 20 milioni di euro percepiti senza averne diritto.

‘Furbetti’ del Rdc: tra i beneficiari, c’era chi viaggiava in Ferrari e chi in barca. Molti i ‘commercianti’

La cosa più irritante, è scoprire che fra ‘i poverelli’ intercettati dai militi, c’era chi guidava una fiammante Ferrari, chi un’elegante natante, senza poi contare quanti in possesso di fiorenti attività commerciali, come autonoleggi, negozi, palestre, e persino una scuola di ballo. I più ‘sfacciati’ denunciavano anche figli che in realtà non avevano. Insomma, ‘uno schifo’ senza fine.

‘Furbetti’ del Rdc: sono state 4.839 le irregolarità riscontrate. Ben 90 ‘delinquenti’ incassavano a fine mese

Nello specifico della maxi operazione, sono state 4.839 le irregolarità riscontrate, a ’campione’ sono inoltre state accertate le posizioni di 38.450, e denunciate 3.484 persone. La cosa che fa ulteriormente arrabbiare, è che 1.338 di percettori indebiti, figuravano già nel database delle forze di Polizia, per precedenti reati commessi. Clamorosa poi la presenza fra i percettori, di 90 pregiudicati con gravi precedenti e reati di tipo associativo.

‘Furbetti’ del Rdc: dei denunciati dai Cc il 60,2% sono uomini ed il 39,8% donne. Il 40,6% sono stranieri

In particolare, scorrendo la lista di quanti denunciati al termine  dell’operazione, si legge che il 60,2% sono uomini (2.097) mentre, il 39,8% (1.387), sono invece donne. Per quel che riguarda invece quanti deferiti, il 59,4% (2.071), è rappresentato da cittadini italiani,  ed il 40,6% (1.431), da cittadini di nazionalità straniera.

‘Furbetti’ del Rdc: dagli stranieri che tornavano in Italia per ‘incassare’, ai nuclei familiari da ‘record’

Entriamo ora nello specifico dei casi più eclatanti, leggendo quanto rilevato nel corso dell’operazione dei Carabinieri in ciascuna delle regioni interessate dal blitz. Premesso che, in tutti ciò vanno considerati anche i cittadini ‘stranieri’ che, ottenuto il reddito, sono poi stati cancellati dalle rispettive anagrafe comunali di residenza, in quanto divenuti irreperibili (o, il più delle volte, rientrati nel proprio Paese di origine), tornando però ‘puntualmente’ in Italia, per ‘incassare e spendere’ quanto indebitamente percepito. Curioso infine, se non ‘ridicolo’ il caso di quanti hanno dichiarato di appartenere a nuclei familiari composti da 15-20 persone asseritamente residenti nella stessa abitazione, ma in realtà per l’anagrafe irreperibili o inesistenti.

CAMPANIA

aggiornamento ore 14.18

Soltanto nella provincia di Napoli, gi uomini dell’Arma hanno scoperto ben 2.441 ‘furbetti’. Ciò che maggiormente impressiona. è apprendere di mamme, e mogli di boss della camorra, e persone legate alla criminalità organizzata. Tra queste, 716 sono state denunciate per truffa ai danni dello Stato. In 422 mostravano pregiudizi penali mentre, 64, hanno condanne per associazione di tipo mafioso. Complessivamente, i militi hanno quantificato qualcosa come oltre 5 milioni di euro indebitamente percepiti.

Napoli – L’Oscar della ‘recitazione’ qui va a un residente del quartiere Stella, risultante ‘capofamiglia’ di due distinti nuclei familiari, che erano riuscite ugualmente ad ottenere il beneficio. Un altro uomo, 41enne, aveva invece ‘dimenticato’ di dichiarare di risiedere agli arresti domiciliari… e per giunta, dotato di braccialetto elettronico.

Caserta – Un tale è riuscito a far credere di far parte di un ‘numeroso’ nucleo familiare… in realtà inesistente. Nella provincia casertana, un’altro ‘furbo’ percepiva il Rdc nonostante i componenti del suo nucleo familiare fossero titolari di due imprese con reddito annuo di circa 150mila euro. Stessa storia quella di un signore che, dichiaratosi nullatenente, era invece intestatario di più immobili. Singolare poi il caso di 8 persone appartenenti ad un unico nucleo familiare, che si erano ‘scissi’ in tre 3 distinte famiglie, ciascuna delle quali dislocate in altrettanti appartamenti… ma nello stesso stabile.

Avellino – Per la legge era ritenuto il reggente del clan camorristico ‘Cavalese’, ma il 50enne percepiva comunque il reddito di cittadinanza. Emblematico il caso di un 70enne (convivente con una funzionaria comunale, non indagata), che girava a bordo di una  Ferrari, e proprietario di numerosi immobili e terreni.

A Castelfranci (Avellino) – Il genitore è titolare di una florida azienda agricola, ma lui, un 22enne, pur rimanendo a vivere nella casa dei genitori, aveva dimostrato di vivere da solo – senza soldi – grazie ad un cambio di residenza fittizio.

MOLISE

Campobasso – A soli 19 anni percepiva mensilmente il Rdc pur  risultando proprietario di ben tre immobili, per altro non dichiarati. In città quattro stranieri avevano presentato la domanda dichiarando di risiedere presso strutture di accoglienza dove ‘un tempo’ erano stati ospitati, ma oggi chiuse. Tanto è che erano stati cancellati dall’anagrafe comunale per ‘irreperibilità’.

Isernia – Ufficialmente ‘campava’ con il reddito, ma in realtà la signora controllata dai carabinieri, è invece risultata essere la titolare di una società di autonoleggio, nella quale era proprietaria di 27 autoveicoli.

BASILICATA

Nova Siri (Matera) – Un cittadino asiatico aveva dichiarato di vivere con moglie e figlia nel comune. In realtà le due donne hanno continuato a risiedere nel loro paese d’origine, percependo però il reddito mensile.

Avigliano (Potenza) – Qui i Carabinieri hanno deferito all’autorità giudiziaria 5 persone. Fra queste una percepiva il reddito, sebbene fosse proprietarie e gestore di un’avviata scuola di ballo.

PUGLIA

Taranto – Una motocicletta, una Bmw, una Mini Cooper, tre Jeep, due Smart e una Kawasaki Ninjala, riempivano il garage di un 71enne risultante invece povero e nullatenente.

A Talsano (Taranto) – Anche qui un fruitore del beneficio è risultato essere proprietario di 4 veicoli, due dei quali di lusso.

Aradeo (Lecce) – Qui il ‘bisognoso’ era un uomo che, oltre ad essere sottoposto alla detenzione domiciliare, era anche intestatario di un elegante yacht.

Collepasso (Lecce) – Un tale si era letteralmente ‘inventato’ all’interno del suo nucleo familiare la presenza di ben sei minori stranieri (non parenti), per altro mai censiti dal comune. Sempre qui, marito e moglie avevano ‘allargato’ il proprio nucleo famigliare, inserendo alcuni parenti residenti in Germania.

Santeramo in Colle (Bari) – Abbastanza ‘sbadata’ una donna, che aveva ‘dimenticato’ di dichiarare il veicolo di proprietà… ed il marito: i due vivevano infatti nello stesso appartamento, ma con due ingressi distinti.

Bari Palese – Agli arresti per furto, un noto pluri-pregiudicato era comunque riuscito ad ottenere il reddito di cittadinanza.

San Pietro Vernotico (Brindisi) – Anche qui un anziano, noto per essere un esponente di rilievo della Sacra Corona Unita, continuava ad ‘incassare’ a fine mese…

Fra Canosa di Puglia e Trinitapoli – La maggior parte delle irregolarità in questo caso hanno riguardato cittadini stranieri (sia comunitari, che extra Ue), che hanno falsamente dichiarato di essere titolari del requisito della residenza in Italia da oltre 10 anni. Ovviamente non era così, e molti di essi erano già stati cancellati dall’anagrafe, in quanto dichiarati ‘irreperibili’.

Max

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Di
Max Tamanti