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Razov: “La Russia userà armi nucleari solo in caso di aggressione. Il Nord Stream? Vi garantisco che non siamo idioti”

Come ha detto il presidente Putin, difenderemo il nostro territorio con tutti i mezzi e con tutte le forze a nostra disposizione. Abbiamo una dottrina militare e in questa si indica molto chiaramente quando è possibile l’uso delle armi atomiche da parte nostra. Una di queste occasioni è in caso di aggressione alla Federazione russa”.

Così poco fa l’ambasciatore russo Sergey Razov, mentre stava registrando su RaiUno la puntata di ‘Porta a Porta’, che andrà in onda questa sera alle 23.30.

Razov: “Non abbiamo intenzione di partecipare a questa escalation’, da parte russa ‘non c’è alcuna minaccia e non c’è alcun ricatto”

Dunque l’ambasciatore, è tornato a ribadire per l’ennesima volta il concetto più volte uscito dal Cremlino: “La Russia può usare le armi nucleari se si crea una minaccia diretta all’esistenza del nostro Stato”.  Ma non solo, ha tenuto a rimarcare il diplomatico di Mosca:  ”Non abbiamo intenzione di partecipare a questa escalation’, da parte russa ‘non c’è alcuna minaccia e non c’è alcun ricatto”. Dunque, ha voluto chiarire Razov, “Abbiamo vari tipi di armamenti, tutto il resto sono speculazioni dell’Occidente e dei mass media”.

Razov: “L’ambasciatore russo a ‘Porta a Porta’: “Propaganda russofoba crea strane immagini”

Altro tema: onestamente, a ‘conti fatti’, veramente alla Russia (dopo aver speso miliardi per realizzarlo), conveniva sabotare le condutture del Nord Stream, a costo di perdere così l’unica fonte di sostentamento economico – e per giunta ‘in dollari’ – nell’ambito di una politica sanzionatoria che la sta lentamente strangolando? Una risposta che certo non possiamo dare noi, fatto è però che la ‘certezza’ generale’ che accompagna questa domanda, porta in una sola direzione, perché ‘così deve essere’.

Razov: “Capisco che sotto la visione della propaganda russofoba, ma garantisco che non siamo idioti”

Capisco che sotto la visione della propaganda russofoba si possano creare strane immagini, ma garantisco che non siamo idioti”. Quindi replicando ai sospetti secondo cui l’autore dei sabotaggi del gasdotto sarebbe la Russia (come ‘indicherebbero’ i primi esiti dell’indagine che la Svezia sta conducendo), l’ambasciatore di Mosca a Roma osserva che il comunicato diffuso dal procuratore speciale incaricato da Stoccolma, recita: “Possiamo vedere che ci sono state esplosioni vicino al Nord Stream 1 e 2 nella zona economica esclusiva svedese, che hanno causato danni significativi ai gasdotti“. Dunque, allo stato dei fatti, ragiona Razov, ‘‘Le ispezioni hanno rafforzato i sospetti di un sabotaggio aggravato. Sul posto sono stati effettuati sequestri che saranno esaminati”. Il ‘problema’, quello vero è – prove alla mano – capire chi sia il responsabile”.

Max

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Max Tamanti