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Ratti al Colosseo – Alfonsi: “Non c’è un’emergenza, la narrazione degli ultimi giorni non fa bene né a Roma, né al Paese”

Voglio sgomberare il campo da qualsiasi dubbio: Roma non è una città invasa dai topi. Chi descrive una città assalita giorno e notte da ratti di ogni taglia non fa bene né alla capitale, né all’Italia. Qui i topi ci sono, ci sono sempre stati e, temo, sempre ci saranno. È così in tutte le metropoli al mondo. In tutte le città con un grande corso d’acqua e con un capillare sistema fognario.

Per quanto riguarda l’area del Colosseo che, lo ricordo, non è tra quelle per le quali riceviamo storicamente il maggior numero di segnalazioni, nei giorni scorsi la responsabile dell’Ufficio Specie Sinantrope e Problematiche, una biologa stimata e di grande esperienza, ha effettuato un primo sopralluogo finalizzato all’individuazione di tane. Molto probabilmente, così ci dice la nostra esperta, l’uscita “anomala” di ratti coincide con i lavori che il Parco Archeologico del Colosseo sta svolgendo sulla piazza e più precisamente, come riporta il loro sito web, per lo scavo del settore sud e dei due ambulacri crollati. Questo stesso fenomeno, normalissimo, accade spesso in concomitanza di scavi, cantieri e movimentazioni terra. I ratti, spaventati da operazioni nuove, escono per cercare nuove tane.

A proposito di tane, l’Ufficio ha già provveduto a collocare un potente rodenticida nei punti non interessati dal passaggio delle persone e nella mattinata di domani posizionerà le esche di cattura nei tombini di tutta l’area. Domani pomeriggio, insieme al Direttore Generale di AMA, Alessandro Filippi, e al Direttore del Dipartimento Tutela Ambientale, Giuseppe Sorrentino, avremo il primo incontro con la Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, per studiare le azioni da mettere in campo congiuntamente”.

Così in una nota l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma CapitaleSabrina Alfonsi.

Max

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Max Tamanti