Onestamente, vivendo la realtà di tutti i giorni, almeno noi, ancora non ce siamo resi conti ma, ’improvvisamente’ veniamo a sapere che le previsioni di crescita vanno migliorando al punto che potrebbe salire il rating del Paese. Attenzione però a cantar vittoria: le positive stime potrebbero avere un significativo rallentamento nello ’sciagurato’ caso in cui l’Italia attuarebbe la cancellazione della Tasi sulla prima casa (“una fonte di gettito relativamente stabile e meno distorsiva di altre”, dicono). E’ quanto ha tenuto a sottolineare Moody’s secondo cui, il famigerato giudizio Baa2 vede in positivo i riflessi delle riforme italiane in atto. Dette previsioni (o stime), in numeri sono tradotti con un +0,7% per quest’anno, dal precedente +0,5%, e all’1,2% per il 2016 dall’1%. L’agenzia di rating prevede inoltre un deficit/Pil nel 2016 al 2,5%: una stima più alta rispetto al 2,2% previsto dal governo, a causa della crescita, all’1%, inferiore all’1,6% stimato nel Def. Dunque non resta che rassegnarci: per vedere migliorare il ’rating’ dell’Italia noin c’è che una soluzione…pagare sempre più tasse.
T.