“E’ chiaro che se, e quando, a un certo punto i nostri vicini occidentali e gli ex partner improvvisamente si interesseranno a ripristinare in qualche modo il lavoro congiunto sulla sicurezza europea, da parte nostra non ci sarà alcun ripristino. Perché il ripristino significa quello che era prima. Ma questo non è possibile“. Sono le affermazioni del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov rilanciate dall’agenzia di stampa ‘Ria Novosti’.
Il messaggio è fin troppo chiaro, ed in parte condivisibile: la Russia non tornerà più ai rapporti che aveva con l’Occidente prima della guerra in Ucraina. “Quando e se l’Occidente si renderà conto che è meglio coesistere sulla base di alcuni fondamenti reciprocamente concordati – ha spiegato il ministro nell’ambito di una conferenza stampa – ascolteremo ciò che l’Occidente propone ed è chiaro che dovrebbe esserci un nuovo inizio di interazione“.
Poi Lavrov ha duramente attaccato affermando che ”L’Osce è diventata un’organizzazione sempre più marginale, anche a causa dei tentativi espansionistici della Nato, e alla volontà di privatizzazione da parte dell’Occidente”. Ed in tutto ciò, ha continuato il ministro degli esteri del Cremlino, “la Polonia sta affossando l’Osce. Approfittando della superiorità numerica in questa organizzazione, l’Occidente ha cercato per molti anni di realizzarne la privatizzazione e, probabilmente, è più corretto dire che stanno cercando di effettuare un sequestro dell’Osce per soggiogare quest’ultima piattaforma“.
Dunque, ha osservato il rappresentante della diplomazia russa, ”La sicurezza in Europa si sta frammentando e l’Osce sta diventando, per usare un eufemismo, un’entità sempre più marginale. Negli ultimi anni, i presidenti di turno dell’Osce non sono stati intenzionati a interrompere questa tendenza negativa. Gli svedesi sono stati presidenti l’anno scorso e hanno smesso di agire come intermediari onesti“, ha tenuto a far notare Lavrov, aggiungendo che ‘‘sono stati gli svedesi a iniziare a preparare i funerali dell’Osce. I nostri vicini polacchi hanno diligentemente scavato una fossa per questa organizzazione per tutto quest’anno, distruggendo i resti della cultura del consenso“.
Max