La Squadra Mobile della Questura di Roma ha messo a segno un ulteriore risultato, dopo i recenti arresti del 1° settembre, assicurando alla Giustizia tre giovani rapinatori T. V., G. G. e B. M. S., rispettivamente di 28, 27 e 26 anni, che sono stati arrestati, nelle prime ore di oggi, in esecuzione di unordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, in quanto ritenuti, a vario titolo, responsabili di aver commesso in questa Capitale numerose rapine aggravate, ai danni di possessori di orologi Rolex o di marche di elevato valore commerciale. I tre soggetti colpiti dallodierno provvedimento restrittivo, residenti nel Quartiere della Sanità di Napoli, erano stati già arrestati il 2 dicembre dello scorso anno, quando erano stati localizzati, in via Giovanni Miani, nel quartiere Monte Mario, e arrestati in flagranza di reato con indosso quattro orologi di valore provento di rapina e, nel frattempo, due di essi T. V. e G. G., erano stati scarcerati mentre il terzo B. M. S., era detenuto presso la casa circondariale di Poggioreale (NA).
La successiva attività investigativa, supportata anche da una mirata attività tecnica, ha permesso di verificare che gli stessi erano responsabili di aver commesso, tra i mesi di settembre e dicembre 2013, ulteriori quattro rapine nel territorio della Capitale. La minuziosa attività di riscontro degli operatori dei Falchi della Squadra Mobile ha permesso di ricostruire, a ritroso nel tempo, la presenza di utenze telefoniche, rinvenute indosso agli indagati al momento dellarresto, in luoghi e tempi compatibili con altre rapine denunciate dalle vittime con particolare riguardo alle identiche modalità di approccio al momento della rapine. Va segnalato, ancora una volta, che tutte le rapine sono state compiutamente analizzate anche attraverso le denunce presentate dalle vittime dei reati, in Commissariati di P.S. o Stazione dellArma dei Carabinieri di zone diverse della Capitale, confermando il modus operandi utilizzato dagli odierni arrestati.
I tre componenti della banda, infatti, adoperavano il noto espediente dello specchietto ossia con la simulazione di un incidente stradale che ha permesso loro in tutti i casi analizzati di aggredire la vittima, ottenere il bottino, e darsi a precipitosa fuga nel traffico cittadino, effettuando anche spericolate manovre contromano. I colpi assestati ai danni di malcapitati possessori di orologi di valore sono avvenuti specialmente in zone notoriamente frequentate e abitate da persone benestanti, con particolare predilezione per i quartieri romani Eur, Monteverde, Ostiense e in zona Camilluccia. Nella quasi totalità dei casi, i malviventi individuavano le vittime viaggiando a bordo di due scooter, normalmente a coppia e facendo attenzione alla presenza di eventuali pattuglie delle Forze dellOrdine. La vittima, scelta in base alla zona, al suo status sociale e allautovettura di particolare valore in suo possesso veniva agganciata, seguita ed aggredita non appena si fermava al semaforo o allinterno di parcheggi o garage privati. Lodierna operazione di polizia giudiziaria, ritengono gli investigatori, consente di assestare un altro duro colpo alla pericolosa banda di malviventi originari del rione Sanità dediti alla commissione di rapine ai danni di possessori di orologi Rolex o di valore equivalente testimoniando ancora una volta “limpegno della Squadra Mobile di Roma” nei confronti del fenomeno.