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Rapine e furti in casa, in Italia ogni anno se ne contano 182 mila, ma solo il 10% degli italiani li temono

Sul poco invidiato podio delle rapine, in testa troviamo La Capitale (con 102.639 denunce), seguita da Milano (95.269 denunce), e da Napoli (57.599 denunce). E’ quanto rivela un’interessante studio condotto da Vamonos Vacanze (www.vamonos-vacanze.it), noto tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo, che ha puntato la lente d’ingrandimento sul doloroso fenomeno dei furti in casa, notoriamente diffuso proprio nela stagione delle vacanze.

Tornando però ai ‘numeri’, proseguono gli analisti del sondaggio, commissionato all’Istituto di Ricerca IRCM (www.ircm-ricerca.com), “In rapporto al numero di abitanti di ciascuna provincia, però, è Milano ad essere prima con 2.943 denunce ogni 100 mila abitanti, seguita — a sorpres a— da Rimini che ne conta 2.702, mentre Roma si colloca terza con 2.431 denunce ogni 100 mila abitanti”.

Il sondaggio ha misurato i livelli di sensibilità su questa tematica nelle diverse regioni d’Italia. A livello nazionale si verificano ogni anno 182 mila rapine, ma quanto incide la “pericolosità” di ciascun contesto territoriale?

Rapine e furti in casa, il 90% degli italiani parte sereno. Solo il 10% degli italiani teme concretamente l’eventualità di poterne subire

Dalla ricerca emerge una crescente preoccupazione per questo fenomeno: mediamente il 79,5% degli italiani ritiene quella dei furti in appartamento una questione prioritaria al momento di intraprendere un viaggio, con valori più alti della media in ben 11 regioni: Lazio (92,5%), Campania (91%), Toscana (89,4%), Umbria (87,5%), Liguria (87,3%), Friuli-Venezia Giulia (86,8%), Piemonte (85,8%), Veneto (84,5%), Sicilia (84,2%), Sardegna (83,8%) e Trentino-Alto Adige (79,7%).

“In linea con il dato nazionale è invece l’Emilia-Romagna (79,5%), mentre sotto la media si collocano 8 regioni: Molise (74,6%), Puglia (72,9%), Marche (71,4%), Calabria (71,4%), Basilicata (70,3%), Abruzzo (70,1%), Valle d’Aosta (65,6%) e Lombardia (61,7%)”.

Il 69,5% ritiene però di aver messo in campo le giuste misure per prevenire questa spiacevole eventualità, con percentuali che variano da regione: Toscana (82%), Umbria (79,9%), Campania (79,6%), Liguria (76,3%), Piemonte (75%), Sardegna (73,3%), Sicilia (72,8%), Veneto (72%), Trentino-Alto Adige (71,4%), Emilia-Romagna (69,9%), Valle d’Aosta (69,3%), Lazio (69,2%), Friuli-Venezia Giulia (67,5%), Molise (66%), Calabria (64%), Marche (62,4%), Abruzzo (62,3%), Basilicata (61,5%), Puglia (60%), Lombardia (55,6%).

Così il 90% degli italiani parte sereno. Solo il 10% degli italiani teme concretamente un furto, con punte più alte in 6 regioni: Lazio (16,80%), Toscana (14%), Liguria (13,3%), Sardegna (12,7%), Campania (11,2%) e Lombardia (10,8%).

In linea con il dato nazionale è invece il Piemonte (10%), ancora meno preoccupati sono i viaggiatori delle rimanenti 13 regioni: Basilicata (9,8%), Emilia-Romagna (9,7%), Sicilia (9,5%), Umbria (9,4%), Friuli-Venezia Giulia (9,4%), Veneto (9,3%), Molise (9,2%), Marche (8,8%), Abruzzo (8,5%), Puglia (8,5%), Calabria (7,2%), Trentino-Alto Adige (6,1%) e Valle d’Aosta (5,8%).

Rapine e furti in casa, ecco alcune delle misure messe in campo dai nostri connazionali per partire sereni

Secondo il sondaggio il 38% parte sereno perché —durante le vacanze— fa controllare casa da amici, familiari o vicini, un’abitudine che è più comune nel Centro e Sud Italia, soprattutto in Sardegna (59,6%), Campania (55,9%), Lazio (48%), Puglia (43,9%), Calabria (41%), Basilicata (40,2%) e Sicilia (39,3%).

Seguono poi le altre regioni: Emilia-Romagna (38,7%), Abruzzo (37,9%), Lombardia (37,7%), Marche (36,9%), Veneto (36,8%), Friuli-Venezia Giulia (36,4%), Liguria (34,7%), Toscana (33,8%), Molise (33,4%), Umbria (32,5%), Trentino-Alto Adige (27,1%), Piemonte (26,8%) e Valle d’Aosta (19,4%)

Rapine e furti in casa, molti nostri connazionali confidano nei sistemi di allarme o di video-sorveglianza

Campania (44,1%), Lombardia (43,7%), Lazio (37,8%), Sardegna (36,2%), Basilicata (31,9%), Sicilia (31,4%), Emilia-Romagna (30,6%), Marche (30,6%), Puglia (29,9%), Abruzzo (29,8%), Veneto (29,8%), Calabria (29,3%), Friuli-Venezia Giulia (28,7%), Toscana (27,6%), Liguria (26,4%), Molise (26,4%), Umbria (25,5%), Trentino-Alto Adige (22,4%), Piemonte (21,2%) e Valle d’Aosta (16,7%).

Rapine e furti in casa, una buona percentuale di italiani si affida a porte blindate, persiane di ferro o inferriate

Lombardia (62,8%), Lazio (40,8%), Campania (39,5%), Marche (16,5%), Trentino-Alto Adige (16,3%), Emilia-Romagna (15,6%), Veneto (14,5%), Abruzzo (12,1%), Valle d’Aosta (11,7%), Basilicata (11,1%), Toscana (9,7%), Piemonte (9,4%), Molise (9,3%), Sardegna (9,2%), Liguria (8,9%), Umbria (8,1%), Calabria (7,9%), Sicilia (7,1%), Puglia (4,8%) e Friuli-Venezia Giulia (4,7%),

Rapine e furti in casa, c’è ancora chi usa il vecchio sistema di lasciare accesa una qualche luce oppure anche la radio o la TV

“Una percentuale più esigua usa infine il vecchio sistema di lasciare accesa una qualche luce oppure anche la radio o la TV”, concludono gli analisti di Vamonos-Vacanze.it. La graduatoria in questo caso è la seguente: Lazio (13,4%), Campania (13,2%), Toscana (11,1%), Sardegna (10,8%), Sicilia (10,1%), Abruzzo (9,6%), Marche (9,3%), Emilia-Romagna (9,3%), Trentino-Alto Adige (9,2%), Veneto (8,7%), Basilicata (8,6%), Calabria (8,5%), Friuli-Venezia Giulia (8,3%), Liguria (7,8%), Umbria (7,8%), Puglia (7,7%), Molise (7,5%), Valle d’Aosta (6,6%), Piemonte (6,5%) e Lombardia (6%)

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Max Tamanti