Rapinatore ucciso nel milanese. Caccia ai complici

Ieri sera nel milanese un commerciante è stato aggredito fuori dalla sua abitazione da tre rapinatori che parlavano italiano ma con un forte accento dell’est, che lo hanno costretto ad entrare in casa dove vive con la sua famiglia. Il commerciante di gioielli, Rodolfo Corazzo, durante l’aggressione ha sparato con un’arma regolarmente denunciata insieme ad altre armi da fuoco, e ha colpito a morte uno dei sui aggressori, già ricercato dalle autorità per un omicidio ai danni di un suo connazionale e per il quale era stato condannato all’ergastolo e per diverse rapine; personaggio quindi ritenuto pericoloso, oltre che per altri trascorsi con la polizia per diversi fatti di criminalità. Si tratta di un albanese di 37 anni, Valentin Frrokaj, già noto alle autorità perché protagonista di una evasione dal carcere di Parma avvenuta il 2 Febbraio 2013 e ritracciato l’Agosto successivo con addosso una beretta carica, e per una seconda evasione dal carcere di Palermo il 7 Maggio 2014.

L’imprenditore Rodolfo Corazzo, ha dichiarato agli inquirenti che non aveva intenzione di uccidere, bensì voleva difendere la propria famiglia dall’aggressione, che secondo la testimonianza si sarebbe svolta intorno alle 21, ora in cui il commerciante rientrava a casa.

È stato aggredito sul cancello della sua villetta da tre uomini a volto coperto che lo hanno subito costretto con la violenza a disattivare le telecamere a circuito chiuso di cui è dotata l’abitazione, per poi obbligarlo ad entrare in casa minacciando anche la moglie e la figlia di 10 anni; è a questo punto che l’imprenditore ha puntato l’arma su uno dei rapinatori facendo fuoco e colpendolo a morte. Per chiarire la dinamica del conflitto a fuoco, non ancora del tutto chiara, saranno necessari altri sopralluoghi ed accertamenti, ma è chiaro invece che Rodolfo Corazzo prima di sparare al rapinatore abbia sparato un colpo in aria nel tentativo di far desistere i suoi aggressori.

La procura di Milano ha dichiarato che “la sparatoria si è svolta nell’ambito della legittima difesa” in quanto Rodolfo Corazzo ha esercitato il proprio diritto di salvaguardare la propria vita e quella della sua famiglia, presente al momento dell’aggressione nella villetta di Lucino, una frazione di Rodano in provincia di Milano.

I complici di Valentin Frrokaj sono riusciti a darsi alla fuga ma sono già ricercati dalle autorità del Comando provinciale di Milano per tutto il Nord Italia, coordinati dal pm Grazia Colacicco, anche se non è detto che i due uomini siano già lontani. Inoltre i due potrebbero essere armati, considerando che dall’abitazione dell’imprenditore manca una delle sue armi, una Smith&Wesson calibro 357 Magnum, regolarmente denunciata.

 

Marta Piccioni