(Adnkronos) – “Non c’è alcuna giustificazione a questa aggressione contro lo Yemen visto che non c’erano minacce sulla navigazione internazionale attraverso il Mar Rosso. L’obiettivo erano e resteranno le navi legate a Israele e quelli che si recavano verso i porti della Palestina occupata”. Ad affermarlo è un portavoce degli Houthi, Mohamed Abdel Salam, in un post su ‘X’ dopo gli attacchi aerei delle forze armate statunitensi e del Regno Unito.
I raid sono avvenuti nella notte. Nel mirino diversi obiettivi Houthi nelle aree dello Yemen controllate dal gruppo armato filo iraniano dopo i ripetuti attacchi di droni e missili alle navi commerciali nel Mar Rosso. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha spiegato di aver ordinato gli attacchi “in risposta diretta agli attacchi senza precedenti degli Houthi contro le navi marittime internazionali nel Mar Rosso”.
“Sotto la mia direzione, le forze militari statunitensi, insieme al Regno Unito e con il sostegno di Australia, Bahrain, Canada e Paesi Bassi – ha sottolineato Biden in una dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca – hanno condotto con successo attacchi contro una serie di obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli Houthi per mettere in pericolo la libertà di navigazione in uno dei corsi d’acqua più vitali del mondo”. Biden ha aggiunto che “non esiterà a dirigere ulteriori misure per proteggere il nostro popolo e il libero flusso del commercio internazionale, se necessario”.
La Russia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Lo ha annunciato la missione permanente russa sul suo canale Telegram.
L’Iran ha condannato con fermezza gli attacchi degli Stati Uniti e del Regno Unito. “Sono un atto arbitrario e una flagrante violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dello Yemen”, ha sottolineato Nasser Kanani, il portavoce del ministero degli Esteri iraniani, aggiungendo che si tratta di “una violazione del diritto internazionale”.
Questi attacchi “arbitrari”, ha rimarcato ancora, “faranno solo aumentare l’insicurezza e l’instabilità nella regione. Mentre il regime sionista continua a compiere i suoi crimini di guerra e attacchi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna stanno cercando di ampliare il loro sostegno al regime sionista”.
Hezbollah ha condannato “la grave aggressione anglo-americana contro la sovranità dello Yemen e contro il suo popolo”. “L’aggressione americana conferma ancora una volta che l’America è il partner a pieno titolo nelle tragedie e nei massacri commessi dal nemico sionista a Gaza e nella regione e sta lavorando per sostenerlo e fornirgli i mezzi per alimentare la sua macchina di morte e di distruzione contro tutti coloro che stanno al fianco del popolo palestinese oppresso in tutta la regione”, ha commentato Hezbollah, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa libanese ‘Nna’.
L’Arabia Saudita ha espresso la sua “grande preoccupazione per raid” compiuti nella notte ed ha invitato alla “moderazione” e a “evitare un’escalation”. E’ quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita. Riad ha sottolineato “l’importanza di mantenere la sicurezza e la stabilità nella regione del Mar Rosso, poiché la libertà di navigazione è una richiesta internazionale”.