Dopo l’apertura positiva di Ray Way, nel giorno del debutto a piazza affari, a far discutere in casa dell’emittente televisiva sono i tagli previsti dal decreto Irpef che andrebbe a prelevare 150 milioni di euro dal canone. Questo ha spinto il consiglio d’amministrazione a riunirsi per votare il ricorso ai tagli. Una maggioranza schiacciante ha votato a favore, soltanto Antonio Pilati e Luisa Tondini si sono schierati contro e quest’ultima ha infine rassegnato le dimissioni. Il direttore generale Rai Luigi Gubitosi ha etichettato come “inopportuno” il ricorso. “Le decisioni dell’azionista sono legge” – ha detto al Sole 24 Ore – “e i suoi rappresentati non fanno ricorsi giudiziari per bloccarle”. Favorevole invece l’Usigrai. Il sindacato dei giornalisti Rai ha infatti dichiarato che il ricorso “è un atto indispensabile per riaffermare il principio di autonomia della Rai” e “le risorse per il Servizio Pubblico non possono dipendere anno per anno dal governo di turno”. Il sindacato definisce poi “incomprensibile” il dissenso di Gubitosi nei confronti di “un atto in difesa dell’autonomia e indipendenza dell’azienda”. Reazioni critiche al gesto del cda Rai definito stupido dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. Ospite alla trasmissione di La7 “Otto e Mezzo” ha riferito di non aver parlato con Renzi di questo e che i consiglieri Rai hanno dimostrato le falle del meccanismo partitizzato di governance, “è la dimostrazione che i partiti ci devono stare poco dentro la Rai”. Contrario anche Antonello Giacomelli, sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo Economico, che ha definito il sì del cda “un voto determinato solo da logiche politiche e personali, all’insegna del tanto peggio tanto meglio” spiegando come tutto questo andrà a rafforzare la volontà del governo “di liberare la Rai e il servizio pubblico dalle vecchie logiche”. In polemica con il Pd invece Nicola Frantoianni, Sinistra e Libertà, che trova sorprendente che chi rivendicava l’autonomia Rai “reagisca in queste ore con così tale veemenza a una decisione di carattere aziendale”. Ha parlato di questo anche Maurizio Gasparri, Forza Italia, che ha trovato molto positivo il fatto che la proposta del consigliere Verro sia stata approvata, commentando così l’azione di Renzi:”i tagli previsti non arrecano nessun beneficio ai cittadini, non riducono il canone ma tolgono semplicemente 150 milioni che la gente ha pagato per destinarli alla Rai”.