RAGAZZI NON SIETE SOLI, VI SIAMO ACCANTO. CHI HA SPARATO AVEVA SERI PROBLEMI

“Oggi parlo ad una nazione che soffre. Ieri una scuola piena di ragazzi innocenti e insegnanti premurosi è diventata la scena di terribile violenza, odio e malvagità. La nostra nazione, con il cuore pieno di dolore, prega per le vittime e per le loro famiglie. Ad ogni genitore, insegnante e studente che sta soffrendo così tanto. Siamo qui per voi, per qualsiasi cosa abbiate bisogno, per qualsiasi cosa possiamo fare per alleviare il vostro dolore. Siamo uniti, come una famiglia americana: la vostra sofferenza è anche la nostra. Nessun bambino, nessun insegnante dovrebbe mai essere in pericolo in una scuola. Nessun genitore dovrebbe mai aver paura per i figli, quando li saluta con un bacio al mattino. Ogni persona che ci è stata portata via ieri aveva davanti a sè un’intera vita. Ognuno aveva sogni da inseguire, amore da donare e talento da condividere con il mondo. Ognuno aveva una famiglia per cui rappresentava tutto”. Attraverso un lungo discorso lanciato via Twitter, il presidente Trump ha voluto commentare, non senza commozione, quanto accaduto nel Campus della Florida, spiegando inoltre che “Così tanti segnali che chi ha sparato in Florida avesse problemi mentali, era stato anche espulso dalla scuola per comportamento negativo e irregolare. I vicini e i compagni di classe sapevano che fosse un grosso problema. Bisogna sempre segnalare casi simili alle autorità, ancora e ancora!”. Tuttavia in molti tra gli americani, hanno sottolineato che nel suo messaggio il Capo della casa Bianca non ha alcun riferimento alle armi e, soprattutto, che nonostante i ’riconosciuti’ problemi mentali, non si capisce come il 19enne abbia potuto disporre di un’arma micidiale come appunto il fucile Ar-15. “Nessun bambino, nessun insegnante – ha quindi aggiunto Trump – dovrebbe mai essere in pericolo in una scuola americana”. Quindi il presidente ha concluso rivolgendosi ai più giovani: “Non siete soli, non sarete mai soli”.
M.