Città Del Messico – Ecco la fine che fanno i fessi che ci mandate incontro. Questo il messaggio lasciato vicino la borsa frigo contenente il cadavere fatto a pezzi- insieme ai resti di altri due corpi ammucchiati-diJoselynAlejandra Nino, 20 anni, una delle sempre più numerose killer donne reclutate dai narcos.
La raccapricciante scoperta è stata fatta per caso dalla polizia in un camion abbandonato a Matamoros, la città dello Stato di Tamaulipas.Secondo le autorità la giovane killer lavorava da almeno un anno come sicaria del Cartello del Golfo, uno dei più temibili in tutto il Messico.
Joselyn è stata riconosciuta grazie al tatuaggio sull’avanbraccio destro, infatti mesi fa era comparsa una foto della ragazza sui social networkche la ritraeva sorridente all’obiettivo, con indosso un giubbotto antiproiettile e fra le braccia un fucile automatico.
Jocelyn era conosciuta anche come La Flaca, “la magra” un nomignolo molto noto trale giovani killer sempre più presenti nelle bande criminali.
Secondo Andrew Chesnut, accademico americano specializzato nella cultura criminale messicana, La Flaca è «un nome che sembra riferirsi al mondo delle donne dell’alta borghesia, che inseguono il sogno di un corpo da fotomodella, ma che ormai è diventato il segno della maledizione delle donne assassine che lavorano per i cartelli della droga».
Reclutate da bambine proprio per il loro aspetto innocente e da brave ragazze non destano sospetti né tra i poliziotti né tra gli altri narcotrafficanti, grazie a questa loro figuramagrolinarisultano perfette per il “lavoro” da killer a pagamento.
Come conferma anche Andrew Chesnut: «Da quando l’allora presidente Felipe Calderon dichiarò la guerra ai trafficanti nel 2007, si è registrata una crescita fenomenale di queste donne killer» che è dovuta non solo a questo loro aspetto, ma soprattutto per la crudeltà spietata di queste donne che sono disposte a tutto per imporsi sui colleghi maschi.
È anche per questo che Joselyn si era fatta fotografare con le armi in un pugno.