Una vita lunga, durata 94 anni e, soprattutto, vissuta intensamente. Prima, giovanissimo, la guerra e tutti i suoi orrori (partigiano, fu catturato e spedito per 15 mesi in un ‘campo’ tedesco) poi, tornata la pace, ha potuto finalmente seguire le sue aspirazioni artistiche in un Paese dove era tutto da rifare.
Così Raffaele Pisu (classe 1925), debutta in radio nella sua Bologna, distinguendosi per loquacità e senso dell’umorismo. Il varietà è la dimensione a lui più congeniale, ed inizia così a virare nella comicità. Nel frattempo sale anche sui palchi, dove se la cava egregiamente. Grazie alla radio poi affina i ‘tempi’ ed il suo humor diviene il marchio di fabbrica.
Nei primi anni ’50 inizia a lavorare per l’emittente radiofonica nazionale, dove interpreta sceneggiati, conduce e recita. Molto più maturo artisticamente, Pisu fa il grande salto e debutta quindi in televisione. Tra le varie cose realizzate ricordiamo ‘Lui, lei e gli altri’, ‘Valentina’, fino al boom nazionale de ‘L’amico del giaguaro‘ (con Gino Bramieri e Marisa Del Frate), la conferma con ‘Ma che domenica amici’, e l’affermazione popolare di ‘Senza rete’.
Nel frattempo viene chiamato anche per interpretare diverse commedie cinematografiche, e ne girerà quasi 40.
Certo, come per molti altri artisti della sua generazione, anche lui nel tempo ha vissuto periodi di buio, ma Raffaele era un uomo molto amato, tempra di razza, sapeva aspettare il suo turno in silenzio, lavorando sodo. E nei ’70 fu proprio la radio della Rai ad offrirgli nuove opportunità di lavoro. Occasioni che il preciso ed attento artista bolognese non si fece sfuggire, e che confermarono la sua eccellente preparazione. Nel frattempo, con l’avvento delle televisioni commerciali, dove occorrevano artisti seri e professionali, Pisu vive una sorta di secondo tempo della sua carriera, che culmina nel 1990 con la conduzione di ‘Striscia la notizia’ accanto ad Ezio Greggio. Seguono poi diverse fiction che lo portano fino a Don Matteo, nel 2008.
Tra le cose che gli hanno dato maggiori soddisfazioni in ‘anzianità’, il successo del film di Sorrentino – ‘Le conseguenze dell’amore‘ – dove ha recitato e, appena un anno fa, il palco da protagonista accanto Claudia Cardinale e Giancarlo Giannini nella commedia ‘Nobili bugie, per altro diretta dal figlio Antonio Pisu.
Raffaele ha chiuso gli occhi per sempre con serenità – nel bolognese – su un letto dell’hospice di Castel San Pietro, circondato dall’affetto dei suoi cari.
Max