Divisi, per il momento, dalla candidatura al Quirinale ancora sul tavolo di Silvio Berlusconi. Ma pronti a unire le forze -un ‘pacchetto’ di circa 80 parlamentari- su un unico nome se il Cavaliere dovesse uscire di scena. E’ quanto emerso da un breve colloquio, in tarda mattinata, a palazzo Giustiniani, apprende l’Adnkronos, tra Matteo Renzi e Giovanni Toti, che oggi ha visto anche Matteo Salvini e Luigi Di Maio. In attesa che il leader azzurro sciolga la riserva (da Arcore assicurano entro domenica) va avanti il progetto comune che coinvolge ‘Coraggio Italia’, ‘Italia viva’, ‘Cambiamo’ e gli altri ‘cespugli’ centristi.
L’obiettivo, raccontano, resta sempre quello di lavorare a una federazione moderata ben radicata in Parlamento (80 ‘sentinelle’ appunto tra deputati e senatori), che possa avere nel prossimo governo una rappresentanza visibile e importante in grado di affrontare poi la sfida elettorale del 2023 congiuntamente. Altro obiettivo, raccontano, è inserire negli accordi la riforma della legge elettorale. Che ormai sembra a portata di mano dopo le aperture di parte del Pd e dei 5 stelle, soprattutto del gruppo che fa riferimento a Luigi Di Maio.
I tempi sono ancora da definire, ma c’è la netta senzazione che saranno comunque brevi. Sul tavolo un patto unitario di azione sul nuovo esecutivo da trattare congiuntamente alla presidenza della Repubblica su cui però al momento restano delle divergenze. Con il governatore ligure impegnato a sostenere la candidatura di Berlusconi e Renzi fermo sul no al presidente di Forza Italia. Il progetto federativo insomma non verrà interrotto, comunque vada. Anche se la possibilità che sfumi la candidatura del leader azzurro potrebbe aprire nuove scenari ed accelerare alcuni step. Il colloquio tra Toti e Renzi si è tenuto a palazzo Giustiniani prima che il leader di ‘Cambiamo’ raggiungesse nel palazzo accanto Salvini per un ‘giro di consultazioni’ sul ‘dopo Mattarella’. Lo stesso Toti, tra un incontro e l’altro, ha confermato all’Adnkronos la visita al leader di Iv.