“Sono fuori dai giochi della politica ma di Berlusconi posso dire che gli sono riconoscente, è un amico e lo stimo, è stato lungimirante nel calcio e come imprenditore, di lui posso dire solo un gran bene, poi ha commesso anche degli errori ma ‘errare humanum est’. Per fare tutto quello che ha fatto lui ci vuole coraggio, ma il coraggio è figlio della conoscenza”. Parla così di Silvio Berlusconi e della corsa al Colle del leader di Forza Italia l’ex allenatore del Milan, Arrigo Sacchi, all’Adnkronos.
Ricordando il suo approdo al Milan nel 1987 dopo aver allenato il Parma, il tecnico di Fusignano, che assieme a Berlusconi ha scritto la storia del Milan vincendo un campionato, una Supercoppa italiana, 2 Coppe dei campioni e 2 Coppe Intercontinentali aggiunge: “Sono molto riconoscente al presidente, ha avuto un gran coraggio e mi ha aiutato in modo sempre corretto, nel calcio ha fatto qualcosa che è andato oltre il sogno”.
Dello stesso avviso anche Ariedo Braida. “Berlusconi è una persona fantastica, chi lo conosce non può non amarlo. Io non mi occupo di politica e non la seguo più di tanto ma se diventasse presidente della Repubblica mi farebbe enormemente piacere”, dice all’Adnkronos l’ex direttore generale del Milan Braida in merito alla corsa per il Quirinale di Silvio Berlusconi. “La sua storia parla per lui, ha avuto successo in tutti i campi nei quali si è cimentato: per il Paese sarebbe una garanzia”, aggiunge Braida.
Opinione diversa da parte di Renzo Ulivieri. “Il Monza è di proprietà di Berlusconi, il Quirinale mi pare che non lo sia. Meglio che resti a fare il bene del Monza”, risponde all’Adnkronos il presidente dell’Associazione italiana allenatori di calcio, sull’ipotesi di Silvio Berlusconi presidente della Repubblica. “Ma non credo proprio che riesca ad andarci, al Quirinale -osserva Ulivieri-: quello che dico da tempo è che a questo benedetto paese serve un po’ di dignità”.