Ovviamente le imminenti elezioni per il Quirinale sono comunque un tema affascinante per la maggior parte degli italiani i quali, sebbene notoriamente ormai delusi dalla politica in generale, da sempre nutrono però nei confronti dell’inquilino del Quirinale fiducia e rispetto.
Dunque, in questi giorni di ‘toto-nomi’, e varie strategie che impazzano sui media, chi se non il ‘mitico’ Renato Mannheimer, ha diritto di dire la sua in merito a questa interessante vigilia?
Interpellato dall’agenzia di stampa AdnKronos, il noto sondaggista, senza stare a menarla su numeri o correnti, entra subito a piedi uniti nella questione avvertendo che ”I franchi tiratori non sono al centro di ricerche specifiche, ma a naso direi che chi presenta la maggior possibilità di dare voce a voti in libertà è il movimento Cinque Stelle, insieme al Misto, altro gruppo di cui abbiamo poche certezze, i cui voti sono in libertà totale“.
A detta dell’ormai decano Mannheimer, la votazione che andremo ad affrontare lunedì prossimo, potrebbe anche rivelarci che, sempre a proposito di franchi tiratori, “Una certa quota ci potrebbe essere anche nel partito democratico, soprattutto per il motivo che verso Draghi, uno dei possibili competitors, il partito di Letta è contraddittorio“.
Per il resto, conclude poi l’esperto ricercatore di mercato, gli altri schieramenti dovrebbero – più o meno – essere molto più in linea con le direzioni indicate dai propri i vertici.
Max