E’ ancora incredula Annamaria Valzasina, 59 anni, maestra all’Antonio Rosmini di Bollate, che il prossimo 29 novembre sarà insignita dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana per decisione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, venuto a conoscenza della sua storia grazie alla lettera di una allieva. “Faccio ancora fatica a crederci. Quando ieri è squillato il telefono ed ho avuto l’annuncio dal Quirinale pensavo fosse uno scherzo. Non sapevo nulla della lettera – racconta all’Adnkronos – Io ho fatto il mio dovere, quello che sentivo giusto fare e che fanno quasi tutti gli insegnanti. Questo premio va a loro, dalla scuola dell’infanzia all’università. Non sono l’unica a meritarmelo. Siamo tutti così. Mattarella ha premiato tutti noi”.
Annamaria (che malata di cancro, pur di non trascurare la sua classe a conclusione del ciclo delle elementari, ha nascosto la malattia agli studenti e organizzato le terapie chemioterapiche e radio nei momenti di pausa dal lavoro) racconta: “Ero la loro unica insegnante, il loro punto di riferimento e ci tenevo per soddisfazione personale a concludere il percorso con loro anche se mio marito e mia figlia erano contrari. E poi – aggiunge – il lavoro per me è stata una terapia, una medicina. Andavo a scuola, non pensavo e mi stupivo… come quando tolta la parrucca mi sono presentata in classe con i capelli grigi in ricrescita ed uno di loro mi ha detto: sembri una di New York”, ricorda.
Merita uno spazio a parte la seconda protagonista di questa storia: la bambina che ha raccontato in una lettera al Capo dello Stato l’impegno della sua maestra. “Il segretario di Mattarella – riferisce la donna – mi ha detto che il Presidente quando ha letto la lettera si è commosso”. “Io non l’ho ancora letta e solo oggi ho saputo chi la ha scritta. Credo che la bambina, forse guidata dai genitori, abbia compreso il valore dell’impegno. Le ore di lavoro la domenica pomeriggio a preparare le lezioni, correggere i compiti, tentare di comprendere come lavorare in dad… Per questo ci tengo a dire che Mattarella ha premiato tutti noi insegnanti, il nostro lavoro sommerso”. E l’impegno di chi sa provare gratitudine.
(di Roberta Lanzara)