Il ‘toto-nomi’ sul prossimo presidente della Repubblica “non è una cosa di cui mi sono appassionato. Lo dico sinceramente, faccio fatica. Ma preferisco dichiaratamente una persona che ha un’idea politica e che magari riesce a superarla in qualche modo per rappresentare tutti quanti. Preferisco una persona così. Vorrei un politico, non un tecnico. La Presidenza della Repubblica è una carica politica, la carica politica per eccellenza, è eletto dal Parlamento”. Sogna tutto questo per il Quirinale il virologo Andrea Crisanti, interpellato dall’Adnkronos Salute.
No outsider della politica: questo il suo punto fermo. Ma una figura come l’attuale premier Mario Draghi? “Niente nomi, non voglio essere tirato da una parte e dall’altra”, mette subito in chiaro. Una donna presidente? “Sì, mi piacerebbe – riflette il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova – Penso che in Parlamento oggi siedano delle donne con una grande sensibilità ed esperienza di molteplici legislature. Donne che hanno una storia importante”. Donne che difendono la scienza? “Donne – specifica – che hanno dimostrato di difendere valori in cui penso tutti quanti ci identifichiamo: correttezza, onestà, integrità”.
Ecco, osserva Crisanti, “io penso che non conti tanto il presidente, quanto la sensibilità degli italiani, di chi li rappresenterà nella scelta del Capo dello Stato. Mi piacerebbe che avessero in questo caso la stessa sensibilità degli inglesi, che si indignano perché Boris Johnson ha fatto un party durante il lockdown. Spero che adottino questo stesso tipo di principi e valori. Dovrebbero essere i grandi elettori ad averli e mi piacerebbe che interpretassero questi principi di integrità”.
“Le mie valutazioni scientifiche e le posizioni che prendo – continua il ragionamento di Crisanti – non hanno niente a che vedere col mio pensiero politico”. Ed è anche per questo che l’esperto precisa che non si esprimerà sul prossimo inquilino del Quirinale entrando nel merito. “Se voglio un presidente super partes? Prima di tutto penso che non esista un ‘super partes’. E in ogni caso sarebbe una persona che non ha passione politica, che non si impegna e non mi interessa a priori. Preferisco dichiaratamente una persona che ha un’idea politica e che magari riesce a superarla per rappresentare in qualche modo tutti quanti. Preferisco una persona così. Lo dico: vorrei un politico, appunto”.
Se dovesse pensare a una figura del passato che potrebbe essere d’ispirazione per questi tempi, “direi che a me è piaciuto molto Cossiga – ammette dopo averci pensato un attimo – Una persona con un carattere forte, che riesce a elevarsi al di sopra del partito politico a cui appartiene”.