Adirato. Nelle riunioni dei vertici M5S che si susseguono in queste ore – stasera alle 22 ce ne sarà una col quartier generale grillino, con tutti i ministri, capigruppo vicepresidenti e coordinatori dei comitati – raccontano all’Adnkronos dell’amarezza di Giuseppe Conte per il colloquio del dem Goffredo Bettini pubblicato questa mattina sulle pagine del Corriere della Sera. Amarezza non solo dell’ex premier ma diffusa nei vertici del Movimento, ai quali le parole del dirigente del Partito democratico non sono affatto piaciute. Sia per la fuga in avanti sul Quirinale, in un momento estremamente delicato e con la candidatura scomoda di Silvio Berlusconi in campo, sia per le parole riservate al presidente del M5S, che Bettini descrive in difficoltà, ‘più leader di governo, che capo di un partito’.
Parole inattese e pesanti, riferisce chi ha avuto modo di parlare con Conte in queste ore, soprattutto alla luce del rapporto di amicizia e stima che lega i due. Una sintonia che, in passato, è costata anche molto all’ex premier, perché vista di cattivo occhio nelle file del Movimento. In molti ricordano quando Conte partecipò alla festa di compleanno di Bettini, sollevando non pochi malumori nei gruppi parlamentari. “La verità – riferisce una fonte autorevole del M5S – è che oltre alla gente comune anche tutti i politici riconoscono Conte come uomo leale. Ma è proprio la lealtà che spesso manca in quelli di lungo corso, abituati ai giochini della vecchia politica…”.